La strana malattia che logora chi non ce l’ha
di CLAUDIA VERGELLA (FSI-Riconquistare l’Italia Roma)
Quando osservo le persone con la mascherina provo una sensazione sgradevole. La mascherina evoca in me la rappresentazione della diffidenza tra gli esseri umani che si inquadra in un’idea, oggi diffusa, che mi fa orrore. Quella dell’uomo come cancro della terra, colui che sporca, inquina, delinque, rompendo l’armonia della natura. L’uomo con la mascherina evidenzia l’uomo come veicolo di virus e morte. Non riesco a dimenticare le inquietanti parole di Burioni sui figli: “(…) maligni amplificatori di virus per loro quasi innocui (…) che trasmettono con atroci conseguenze per l’organismo di un adulto”.
La colpevolizzazione dell’essere umano mi fa orrore perché ricade sull’uomo comune deviando l’attenzione dai veri responsabili dei mali che ci affliggono. Cosa rappresenta la falsa immagine dei Navigli diffusa da Repubblica? La classe dirigente che pone sagge regole di distanziamento e l’uomo comune che le ignora e va trattato come merita, inasprendo controllo e punizioni! E mentre si paventa una seconda ondata di contagio la foto dei Navigli evidenzia preventivamente i responsabili. Intanto, la solerzia nel comminare multe ai ristoratori che a Milano hanno organizzato INSIEME una protesta, mostra un effetto collaterale del “distanziamento sociale”: il distanziamento fisico (non ci sono distanza di sicurezza né mascherine a consentire dimostrazioni e proteste) può agevolare la passiva acquiescenza alle ingiustizie sociali.
Puntando il dito sull’ uomo comune si ottiene un duplice risultato, quello di consentire all’élite di proseguire indisturbata e noncurante delle conseguenze, lo sfruttamento delle risorse, e quello di soggiogare l’essere umano affinché non si accorga di essere lui stesso nel calderone di risorse da spremere a piacimento.
Non c’è da stupirsi se di contro c’è chi, con sfumature talvolta complottiste, vede il popolo in balìa di un manipolo di psicopatici, famelici di potere e denaro. La loro ingordigia è malata, ma non conduce i pazienti a conseguenze gravi come la tossicodipenza o la ludopatia. Si adatta a loro, e non ai figli, la definizione di Burioni di maligni portatori di virus, per loro innocui.
Scusa ma che polemica sarebbe!!, io non avevo sentito quella frase di Burioni ma in fondo chi cavolo è Burioni?, un medico come il mio ed il tuo che a volte ci segnano un antibiotico ed altre un cortisonico a seconda di quello che pensano(e di come si sono svegliati) o di cosa va di moda prescrivere in quel momento; un medico è solamente il depositario di un sapere che è in evoluzione, non esistono verità assolute altrimenti avremmo sconfitto la morte, con la conseguenza che se già adesso la pensione è un sogno figuriamoci poi!, un medico non è Dio e quello che dice non è scolpito sulla pietra tanto è vero che, immagino, non sempre fai quello che dice il tuo medico altrimenti la tua vita sarebbe tutta una rinuncia alla ricerca di qualche anno di vita in più ma passata a preoccuparsi di cosa mangi, cosa bevi, dove vai, con chi ti vedi…per non parlare delle perversioni tutte rigorosamente da abolire, lo sai che palle!!; ciò che dici infastidirti (le mascherini, i figli come problema virale…ecc) sono un eccezione di un momento storico particolare, già successo in passato (gli untori di manzoniana memoria che erano solamente persone che pulivano con un pezzo di stoffa la sedia dove si sarebbero poi seduti) e che necessita di “agiti” particolari ed innaturali, riconosciuti da tutti come innaturali tanto che anche in piena pandemia in realtà molti o forse tutti abbiamo fatto degli “sgarri” consapevoli che le regole rigide avevano lo scopo di evitare che venisse svaluta la gravità della situazione, cioè tutti sapevano che un po di tintarella da soli in spiaggia o che una passeggiata nei boschi non erano un problema ma tutti sapevamo anche che se l’avessimo concesso ci sarebbero state spiagge e boschi affollati come ad una fiera e quindi si è resa necessaria questa serie di regole normalmente folli, ma ciò non ti ha impedito di fare 4 chiacchiere con i vicini (spero) anche al di fuori delle rigide regole. Burioni è solo questo e dipende da te se invece diviene più di questo, non lasciarglielo fare e se lui dice dei figli come veicolo di infezione tu lasciaglielo dire e poi abbraccia i tuoi figli che lui, di sicuro, fa lo stesso con i suoi ma magari consiglia i tuoi vicini se li vedi far giocare i propri figli a gruppi e senza protezione perché il virus esiste per davvero non è come gli UFO e la gente muore. Non dare un quadro di una situazione già cupa ancora più cupo tanto non serve io sono certo che i medici, i politici, i tutori dell’ordine facciano la voce grossa per tutelarci e non per vessarci, tocca a noi prendere il positivo di questo comportamento genitoriale e poi regolarlo con le nostre capacità e sensibilità, senza esagerare per non danneggiare gli altri ma senza annullarsi come individui,,fan culo al Burioni.