Bio-geopolitica
di PIERLUIGI FAGAN
Foucault aveva già indagato i rapporti tra “bios” e politica. Byung-Chul Han aveva proposto di evolvere il concetto in psicopolitica. Perché controllare i corpi quando si può controllare la mente che permette l’introiezione (Elias) dei codici? Ma fino a qui ci muoviamo all’interno di una data società con relativa struttura di poteri interni. Poiché però esiste una politica interna tanto quanto una esterna, che ne è del rapporto tra bios e conflitto geopolitico?
L’altra sera, il programma di giornalismo d’inchiesta televisivo Report ha fatto delle scoperte davvero sconcertanti. Innanzitutto, contrariamente a quanto ritenuto, abbiamo scoperto che le grandi organizzazioni internazionali non sono neutrali. Ed io che avevo ingenuamente pensato che Banca Mondiale e Fondo Monetario Internazionale, OCSE e WTO fossero davvero istituzioni mondo che rispondevano all’umanità e non ad interessi geopolitici specifici. Che delusione! Il caso specifico era il WHO o OMS in italiano che in quanto guardiano della salute, è ente biopolitico per elezione, ma poiché è fatto da 194 stati e gli stati confliggono e cooperano al contempo in logica geopolitica, scopriamo che in realtà è bio-geopolitico.
L’ente ha un direttore generale che, come Guterres all’ONU, probabilmente non decide neanche di che colore deve scegliere la cravatta che si mette la mattina essendo il front man di una Assemblea a 194 soci più Executive Board in cui siedono 7 africani, 6 americani tra cui USA e Brasile, 8 europei tra cui Israele e Germania (e Italia), più vari arabi, asiatici come il Giappone e pacifici come l’Australia, per un totale di 34 membri.
Per la prima volta nella sua storia, WHO ha eletto il suo nuovo Direttore generale nel 2017 con i voti non dei più potenti ma dell’Assemblea generale, in modo diciamo “democratico”. L’eletto è un etiope che ha vinto 133 a 50 contro un britannico appoggiato da USA, Canada e tutta l’anglosfera che a tempo perso ha anche una struttura di intelligence comune detta “Five eyes”. Quei “Five eyes” che avrebbero prodotto di recente un rapporto d’indagine citato da Pompeo sulle colpe cinesi in quel di Wuhan, sebbene poi il tutto si sia rivelato una cronostoria dei ritardi con cui i cinesi hanno reso pubblici i loro dati sull’epidemia, ritardi che si ricostruiscono stando comodamente su una poltrona a casa da Internet. Gli stessi cinque occhiuti occhi erano chiusi al tempo dei fatti visto che era su tutti i giornali che il 1 gennaio i cinesi avevano chiuso il mercato di Wuhan e da fine dicembre avevano segnalato polmoniti sospette.
Report dice anche Tedros, l’etiope compagno di merende di Xi Jinping si è macchiato di vari crimini tra cui il soffocamento delle notizie relative a ben tre epidemie di colera nel suo Paese. Ma questa notizia è stata presa da un rapporto pubblicato da NYT, peccato poi si sia scoperto che il rapporto era stato confezionato da un avvocato americano, tale Larry Gostin, che però era il consulente legale della campagna elettorale per l’elezione dell’avversario britannico di Tedros. Report però non demorde e sostiene che Tedros è stato eletto solo perché si sono messi d’accordo gli africani. Ma l’Unione Africana conta 55 membri, i restanti 78 voti chi li ha dati?
Report però fa altre sconvolgenti scoperte. Ad esempio che WHO monopolizzato dai cinesi, ostracizza Taiwan. Diavoli gialli! E dire che Taiwan non è riconosciuta neanche dall’ONU e su 196 stati sovrani del mondo, solo 14 intrattengono rapporti diplomatici ufficiali. Giusto o sbagliato difficile dire, bisognerebbe studiare una questione molto complessa, ma a chi va? Tutto ciò, come detto, perché la tesi è che WHO è un pupazzo il cui ventriloquo è la Cina che spadroneggia in Africa. Gli africani avrebbero supportato Tedros non perché l’Etiopia è la sede dell’Unione Africana dal 2002, non perché i paesi africani gli riconoscono un ruolo geopolitico di primo piano per promuovere gli interessi del continente e dell’Unione che per la prima volta ha un suo uomo in visibilità a livello internazionale, ma perché manipolati dai cinesi. In effetti, i furbi occhi a mandorla, hanno generosamente prestato 60 miliardi nel 2015 e 60 miliardi nel 2018 a gli africani. Ma incredibile a dirsi, non per aiutarli disinteressatamente come fanno i Francesi in Africa occidentale, i Belgi in Congo, gli Americani e i Britannici un po’ dappertutto assieme alle petromonarchie nostre alleate che aiutano alcuni governi di specchiata reptazione ufficialmente e sabotano altri con le milizie armate salafite, no! i sporchi musi gialli, coltivano subdoli “interessi”.
Ecco allora che ben si comprende perché Trump abbia revocato i fondi al WHO, ti credo, anzi è stato anche troppo paziente! Infatti Trump ha dichiarato di voler togliere i fondi a WHO già nel 2017, pochi mesi dopo esser stato eletto e pochi giorni dopo che era stato eletto Tedros. Certo, da quando è stato eletto ha tolto o minacciato di togliere l’appoggio americano all’UNESCO, alla NATO, allo stesso ONU ed a tutte le organizzazioni internazionali che non fanno più interesse americano, ma non importa. Qui ha sicuramente ragione. Certo, se gli USA togliessero davvero i fondi a WHO (i fondi 2020 sono già stati stanziati ed approvati dal Congresso presso il quale Trump non ha la maggioranza, quindi semmai se ne riparla nel 2021, ma siamo in campagna elettorale è un annuncio vale più di mille fatti) la dipendenza del WHO dai fondi delle multinazionali farmaceutiche sarebbe ancor più stretta. Davvero un bel problema per Trump visto che 6 tra le prime 10 multinazionali farmaceutiche sono americane, 2 svizzere, 1 britannica ed 1 francese e visto che Healtcare system ha donato per la sua campagna elettorale il triplo dei fondi dati a Biden! Certo non ci sono i cinesi ma i cinesi controllano Tedros quindi non c’è problema. E così via…
Ora delle due l’una. O a Report sono degli sprovveduti che pensavano davvero di vivere nel migliore dei mondi possibili in cui c’è l’interesse alla salute delle umani genti pervertito dai cinesi aggressivamente espansionistici o sono degli incapaci che non fanno una ricerchina su gli articoli allegati alla voce Tedros o WHO su Wikipedia.org. per seguire una agenda psico-geopolitica in cui la narrazione prevale su i fatti, ora anche in versione informazione alternativa in un curioso corto circuito mainstream pilotato da Pompeo – anti mainstream pilotato da Bannon .
Il conflitto geopolitico c’è sempre stato, c’è e fa parte della realtà del mondo. Io mi occupo non solo ma spesso di queste cose e contrariamente ai tifosi di Trump o di Putin o di Xi Jinping, in questi anni ho imparato che in questi giochi “il più pulito c’ha la rogna”. Per questo propugno una Unione Latino-mediterranea perché così almeno potremmo grattarci la nostra rogna e non subire quella degli altri.
Quindi: Tedros è comunque una figura questionabile, i cinesi in effetti godono di qualcosa di più che non “alto credito” in Africa, la Cina ha sicuramente ritardato notizie da dare al mondo sul Covid-19, avrà anche chiesto a Tedros di fare il vago per 15-21 giorni (per quanto poco plausibile è che l’Executive Board non sapesse nulla, tra cui il rappresentante USA), il WHO è un nido di vipere assetate di sangue, pubbliche e private.
Sta di fatto che l’11 gennaio i cinesi hanno dato a tutti il RNA decodificato del SARS-CoV2 (notizia data a 0.00.28 della puntata di Report, cioè all’inizio) , gli americani hanno sfollato i loro cittadini da Wuhan ed Hubei a partire dal 20 gennaio giorno in cui hanno avuto il primo caso certificato a casa, il 23 i cinesi hanno messo in lockdown militare una provincia di 50 milioni di abitanti rendendo noto a tutti che c’era un grosso problema. Da allora cosa abbiamo fatti i governi occidentali e quello americano non si sa o si sa e non fa onore al senso di responsabilità dei governanti verso le proprie popolazioni. Da almeno l’11 gennaio a quando ha dichiarato l’emergenza sanitaria nazionale, Trump ha avuto sessanta giorni per “prepararsi” sempre che della ventina di agenzie di intelligence americane nessuna sapesse nulla e prima di ciò che avveniva in Cina perché WHO “non le aveva avvertite”.
Insomma, le favolette della buonanotte vadano a raccontarle a chi ha difficoltà a prender sonno visto che abita il mondo “grande e terribile” da addormentato.
Fonte: https://www.facebook.com/pierluigi.fagan/posts/10221070070277000
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