Il Deep State ha vinto le elezioni presidenziali del 2020: Stati Uniti R.I.P.
Di Saker Italia
Bene, stavolta sembra proprio finita. Mitch McConnell si è congratulato con Biden e Harris, ciò significando l’accettazione ufficiale della sconfitta da parte del Partito Repubblicano (il quale, bisogna essere onesti, non è mai stato veramente pronto a combattere per Trump). Anche Vladimir Putin si è congratulato così, con questa dichiarazione ufficiale russa:
Congratulazioni a Joseph R. Biden per la sua vittoria nelle elezioni presidenziali.
Vladimir Putin ha mandato un messaggio a Joseph R. Biden congratulandosi con lui per la sua vittoria nelle elezioni presidenziali degli Stati Uniti d’America.
15 dicembre 2020
In questo messaggio, Vladimir Putin ha augurato tanti successi al Presidente eletto, e si è dichiarato fiducioso che la Russia e gli Stati Uniti, sui quali pesa una speciale responsabilità riguardo la sicurezza e la stabilità globali, possano, nonostante le loro differenze, contribuire effettivamente a risolvere i molti problemi e a far fronte alle sfide che il mondo sta oggi affrontando.
Il Presidente della Russia ha rimarcato che, con questo in mente, la cooperazione russo-americana, basata sui principi di uguaglianza e di mutuo rispetto, soddisferebbe gli interessi di entrambe le nazioni e di quelli della intera comunità internazionale.
Il Capo di Stato della Russia ha sottolineato che “Da parte mia, sono pronto ad interagire e ai contatti con lei”.
I giornalisti russi sono stati svelti a notare che, a differenza dei precedenti messaggi di congratulazione rivolti ad Obama e Trump, questo non esprime alcun tipo di speranza. In tutta franchezza, è tanto che i russi mandano messaggi di questo genere, perfino Lavrov sembra aver buttato “l’Occidente collettivo” nel cesso delle priorità politiche del Cremlino: è chiaro che i russi considerano i leader occidentali come aventi tutti l’encefalogramma piatto (naturalmente le sciocchezze su Navalny non aiutano).
Quel che sta arrivando sarà sia pericoloso che sgradevole. Perché?
Beh, per prima cosa, l’elezione è stata rubata, anche se la Corte Suprema ha essenzialmente dichiarato che 1) chi contesta i risultati non ha ragioni valide per protestare e 2) alla Corte Suprema non importa cos’è scritto nella Costituzione statunitense. Questo totale tradimento di sette giudici su nove segna il fato degli Stati Uniti d’America. Lo stato di diritto in questo paese è finito, morto.
Seconda cosa, ci sarà resistenza a quello che molti americani vedono, giustamente, come un regime illegittimo che è giunto al potere con mezzi criminali e con una rivoluzione colorata lunga quattro anni.
Per terzo, proprio come ogni altro regime politico, il potere della branca esecutiva statunitense poggia su due pilastri fondamentali (uno solo non è sufficiente):
- Il consenso sociale
- Il controllo esclusivo dei mezzi per l’esercizio legale della violenza
Ci sarà non solo una larga fetta della popolazione convinta del furto delle elezioni (anche se pericoloso, è un bellissimo effetto del karma al lavoro: dopo quattro anni che i democratici dicono “non è il mio Presidente”, si ritroveranno essi stessi a subire lo stesso mantra per i prossimi quattro anni), ma credo anche una larga parte di poliziotti che sentiranno la Casa Bianca contro di loro (correttamente) e che si rifiuteranno di prendersi alcun rischio per difenderla. Perfino le unità speciali del KGB (vi ricordate?) si rifiutarono due volte (nel 1991 e nel 1993) di assaltare il Parlamento russo. Vi aspettate che le parti corrispondenti negli Stati Uniti agiranno diversamente, e si impegneranno in un bagno di sangue potenziale per conto di quei due pagliacci odiatori dei poliziotti, residenti nella Casa Bianca, i quali, lo sappiamo tutti, sarebbero i primi a colpirli alle spalle e tradirli?
Chiedetevi: obbedireste agli ordini emanati da questa Casa Bianca?
Per quarta cosa, gente, adesso arriva un’era di totale, impenitente e veramente stratosferica incompetenza. No, non mi riferisco solo a Biden (sebbene lui sia chiaramente rimbambito) o alla Harris (una squillo arrivata “orizzontalmente” in politica), ma intendo il circo degli orrori che la prossima amministrazione sembra in procinto di approntare (sta ritornando perfino la Psaki!!!).
Ultimo, ma non per importanza, queste sono persone rabbiose, frustrate, narcisiste e profondamente diaboliche (tipo Peter Strzok). Sì, lo so, che ciò si attaglia anche a gente come Bolton o Pompeo, ma almeno questi due pazzi avevano gente un po’ più sana, come Mattis e perfino Trump stesso, a tenerle in riga. Adesso questo è finito.
La cosa veramente preoccupante è che, ora che hanno vinto, gli obsoleti media sionisti statunitensi e le grandi aziende informatiche non sono più soltanto alleati del Deep State e dei democratici ma sono diventati loro complici. Ciò è cruciale, significa che tutti loro sono adesso legati da un patto di mutua sopravvivenza.
Poiché adesso i democratici hanno un controllo totale del livello federale (l’esecutivo, il legislativo, il giudiziario e i media), la resistenza “scenderà” ai livelli statale e locale. Aspettatevi di veder diventare questa lotta molto brutta velocemente, non appena gli altamente ideologizzati democratici mostreranno il loro (totalmente finto) amore per i neri, per gli omosessuali e per le femministe (è questa lo loro vaga nozione di “diversità”!) mentre si lanceranno in una crociata contro la maggioranza della popolazione statunitense e, soprattutto, contro il Primo e il Secondo Emendamento (considerati dai Padri Fondatori, piaccia o no, pietre miliari della Costituzione, da cui derivano le loro posizioni al primo e secondo posto!).
E non illudiamoci, è pieno di pazzi e idioti anche fra i sostenitori di Trump, che faranno probabilmente un sacco di cose sceme e pericolose che non faranno altro che giustificare ulteriormente la repressione del regime di Washington nei confronti dei “miserevoli” di ogni tipo. Aspettatevi ogni sorta di operazioni sotto falsa bandiera, attacchi terroristici finti e, più pericoloso di tutto, incluse “vittime sacrificali” attentamente allevate, possibilmente, persone dentro o vicino la Casa Bianca.
Nonostante ciò, sarebbe sbagliato e ingenuo pensare che tutti i sostenitori di Trump siano dei ‘ritardati’ [Trumptards]: ci sono ancora UN SACCO di statunitensi veramente patriottici che ritengono Trump per quello che è (un narcisista codardo e senza spina dorsale), ma che capiscono pure che quello che è accaduto non è la fine della “Minaccia Arancione”, ma la fine degli Stati Uniti d’America come li abbiamo conosciuti finora. In effetti, un’analisi hegeliana della storia suggerirebbe fortemente che qualsiasi amministrazione Biden/Harris dovrà affrontare sfide e contraddizioni così enormi che dal giorno in cui Biden/Harris saranno ufficialmente insediati – tutto andrà in discesa, e piuttosto velocemente..
Milioni di americani statunitensi dovranno ora scegliere fra il giuramento fatto e l’obbedienza ad un regime di cui sanno che ha ZERO legittimità. Io non li invidio (non ho mai preso la cittadinanza statunitense, così non ho mai dovuto giurare su niente).
Stiamo entrando in un periodo di transizione che durerà probabilmente più di un decennio, forse due. Paradossalmente, sono piuttosto ottimista che qualunque stato (o stati) emergerà alla fine di questo processo sarà molto migliore di qualunque altro a memoria di questa generazione, soprattutto perché ciò che emergerà sarà o uno stato o numerosi stati successivi, ma non un impero. Era ora! Finalmente!
Ma temo i pericoli del periodo di transizione in cui stiamo entrando: la storia ci insegna che questi periodi di “transizione” possono essere peggiori di guerre a tutto campo.
Sono troppo giovane per ricordare (avevo appena due anni), ma tanti saggi americani statunitensi mi hanno detto che l’assassinio del Presidente Kennedy fu il primo duro colpo inferto agli Stati Uniti. Credo che i successivi furono le guerre di aggressione totalmente illegali e illegittime contro la Serbia e contro l’Iraq. Sebbene presentate come “vittorie”, furono tutt’altro. In modo cruciale, la totale illegalità dietro queste aggressioni annunciò anche il successivo colpo agli Stati Uniti: sto parlando dell’11 Settembre, ovviamente. Il furto delle elezioni del 2020, a opinione mia, è l’ultimo e veramente mortale colpo a questo paese (si potrebbe dire che i “nodi dell’illegalità” sono arrivati al pettine).
Notate che i quattro eventi sopra riportati hanno tutti una cosa in comune: la maggior parte delle persone, almeno quelle ancora capaci di pensare, sono coscienti di essere stati sommersi da menzogne e ancora più menzogne. Di tutte queste bugie, le più facile da dimostrare sarebbero, ovviamente, quelle intorno all’11 Settembre, il che è paradossale poiché, nonostante siano state smascherate “oltre ogni ragionevole dubbio” da reali dati scientifici, sono state completamente ignorate da TUTTE le élite politiche (inclusi, naturalmente, Giuliani e Trump stesso!). In altre parole, l’11 Settembre era la “colla” che ha tenuto insieme tutte le élite politiche statunitensi, perfino i pretesi-fuoricasta con la presunzione di “bonificare la palude”.
Sono francamente intristito da quello che sto vedendo. Difficilmente posso essere etichettato come un ottimista per natura, ma avevo ancora alcune residue speranze che i giudici, specialmente quelli della Corte Suprema, si sarebbero rifiutati di disonorarsi (rovinando per sempre la loro immagine) e avrebbero, come minimo, discusso il caso. I miei saggi amici non avevano tali illusioni, e mi avevano avvertito. Immagino che essendo un grato ospite di questo paese (che ha trattato estremamente bene me e la mia famiglia), io non possa che augurare il bene dei suoi cittadini e sperare che, in qualche modo, le persone buone e oneste di questo paese prevalgano. Ora capisco che, proprio come in Russia nel febbraio del 1917, nell’agosto del 1991 e nell’ottobre del 1993, quello di cui gli Stati Uniti necessitano è una nuova generazione di patrioti, non ciechi xenofobi imbecilli con le bandiere da sventolare, ma patrioti con la mente fredda eppure idealistici, che comprendano come amare il proprio paese non sia abbastanza, ma siano pronti a combattere, anche duramente, per esso. Ovviamente, prima dovranno morire la profonda ideologia individualista e le tossiche, dogmatiche credenze nella “virtù” del capitalismo. Non c’è da preoccuparsi, col tempo spariranno, è quel che succede poi in tali collassi (proprio come i russi hanno rifiutato i dogmi dell’ideologia marxista). Ma ora non è il tempo per tali discorsi, molto ancora deve accadere prima che si possano affrontare.
Conclusione: l’Unione Europea sta andando in malora, e lo stesso vale per gli Stati Uniti d’America (l’Impero stesso è morto da un po’, anche se molta/la maggior parte della gente non se n’è ancora resa conto). Al contrario, io direi che la Russia e la Cina hanno vinto, non proprio la guerra, ma una battaglia cruciale (tipo Stalingrado o Kursk). Qualsiasi attacco, economico o militare, lanciato dall’Occidente collettivo contro questi due paesi fallirà. Gli “esperti geostrategici” dei Democratici daranno la colpa alla Russia e a Putin personalmente, mentre gli “esperti geostrategici” dei Repubblicani daranno la colpa alla Cina e a Xi personalmente. È per questo che tutti loro, collettivamente, sono perdenti della peggior specie!
Le cose cominceranno a cambiare veramente quando una nuova generazione di leader statunitensi inizierà ad interrogarsi su sé stessi e sulle proprie responsabilità per la catastrofe accaduta ora.
Purtroppo, per ora io posso solo avvertire tutti di armarsi di tanta pazienza.
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Al vostro titolo io avrei aggiunto solo un bel punto interrogativo.
Il Deep State ha vinto le elezioni presidenziali del 2020 ?
Sono convinto infatti che la mancata accettazione del supposto “perdente” Trump indichi che in particolare questa elezione negli USA possa finire come già è finita almeno 2 volte negli Stati Uniti d’America con l’avvento del supposto “perdente” se si riscontrassero degli impedimenti sulla persona del “Presidente eletto”. Il caso più clamoroso è stato quando al posto di Nixon diventò (il fatidico 20 Gennaio) J.F Kennedy Presidente degli Stati Uniti d’America. Purtroppo non durò molto perché il Deep State, che era anche allora fortemente operativo, decise che un attentato era preferibile a lasciare completare il mandato a J.F. Kennedy ed a qualsiasi altro Kennedy. Il mio consiglio è dunque quello di aspettare il 20 Gennaio per sapere come andrà a finire l’America augurandoci che sia scelta la persona migliore e che abbia a cuore il ripristino della loro Costituzione e della Democrazia partecipata dal Popolo tutto e non pilotata dalla grande Finanza Internazionale più interessata al guadagno personale che al Bene Comune della Cittadinanza !