Intanto nell’Unione Europea
di GILBERTO TROMBETTA (FSI-Riconquistare l’Italia Roma; candidato sindaco Roma 2021)
In poche parole, la UE ci presterà soldi nostri (solo una parte ovviamente visto che il saldo complessivo con la UE resterà negativo per l’Italia) in cambio delle solite riforme.
Quali riforme? Le solite, come quelle contenute nella lettera della BCE dell’agosto 2011 e nelle raccomandazioni della Commissione: privatizzazioni, aumento delle tasse, deflazione salariale e taglio dello Stato sociale.
La solita macelleria sociale. Per farci prestare una parte dei soldi che dovremo regalare alla UE nei prossimi 7 anni (200 miliardi netti tra il 2000 e il 2027).
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