Morire di Maastricht
di ANNA PAOLA USAI (FSI-Riconquistare l’Italia Sud Sardegna)
Mentre la stampa e la politica nostrana non fanno altro che farci vedere il falso teatro della politica, i numeri del covid per cui la gente sta uscendo fuori di testa e i salvifici vaccini, preferisco parlare d’altro anche se ciò che dirò svelerà una forte connessione con il numero delle vittime covid.
Dal 2000 al 2027 l’Italia avrà dato all’Ue, udite udite, ben 200 MILIARDI. 140 MILIARDI sono dovuti alle quote di partecipazione al bilancio europeo in 20 anni; 60 MILIARDI sono dovuti alla partecipazione al Fondo Salva Stati e al suo antecedente, più i prestiti bilaterali. Sono 200 MILARDI sottratti dalle tasche dei lavoratori sotto forma di tasse e tagli (soprattutto alla sanità e alle pensioni) e mandati in Ue.
Ma cosa avrebbe potuto fare l’Italia in questi anni se si fosse trattenuta quei 200 MILIARDI?
Pensate ai tagli alla sanità, operati in questo ultimo ventennio, che ha visto diminuire drasticamente il numero degli ospedali, dei posti letto, del personale medico e infermieristico. Tagli realizzati tramite i MANCATI finanziamenti che, invece, avrebbero dovuto esserci affinché continuassimo ad avere una sanità al passo con i tempi e dotata delle moderne tecnologie.
Il numero maggiore di vittime dovute al covid è da imputarsi in buona parte a questo: l’Italia non aveva le strutture efficienti. Anzi, le politiche scellerate unioniste le avevano distrutte, causando nel momento dell’emergenza un altissimo numero di vittime non curate e che avrebbero potuto salvarsi. In nome dell’Ue abbiamo lasciato morire le persone senza cure. Un disastro (e un crimine) che nemmeno vi fanno vedere o capire.
Mi domando quand’è che ce la farete a capire che l’Ue, oltre a succhiarci i soldi del nostro lavoro, oltre a essere un organismo che non ha nulla di democratico, ci obbliga a politiche recessive per cui le persone MUOIONO, e muoiono non in senso figurato.
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