Ma andiamo con ordine. Tutto comincia con un titolo azionario, il GME, che corrisponde all’azienda GameStop. Si tratta di una nota catena americana di negozi che vendono videogiochi, presente tra l’altro anche in Italia. Dal 2015 è però in crisi, in quando il modello di vendita dei videogiochi è passato prevalentemente all’acquisto online. Nel 2019 ha subito perdite per 795 milioni di dollari e ha chiuso molti punti vendita.
Il titolo di GameStop all’inizio del 2020 costava 3-4 dollari. Il prezzo molto basso di questi titoli aveva attirato l’attenzione dei venditori allo scoperto (in inglese short seller), operatori finanziari che guadagnano quando il valore di un titolo diminuisce, tramite operazioni dette appunto vendite allo scoperto (short selling, o anche solo short).
Per farsi un’idea più precisa della situazione, il titolo di GameStop era il secondo con più vendite allo scoperto di tutta la borsa americana e in queste operazioni erano coinvolti anche fondi di investimento, che prevedevano di guadagnare dalle vendite allo scoperto dei titoli di GameStop (quindi stavano scommettendo sul ribasso del prezzo del titolo e, in sostanza, sul fatto che l’azienda andasse sempre peggio).
Reddit contro la grande finanza
E qui entra in gioco Reddit. Reddit è una piattaforma dove gli utenti registrati possono pubblicare contenuti sotto forma di testo o contenuti ipertestuali. Il sito è organizzato in cosiddetti canali (o forum), sottospazi del sito divisi per tema. Uno di questi, r/WallStreetBets, raccoglie investitori amatoriali, spesso giovani, che si scambiano consigli finanziari con il tipico atteggiamento sarcastico di internet, spesso usando toni volgari e meme. Le analisi che vengono postate su questo subreddit sono però piuttosto sofisticate e, col tempo, il canale ha attirato molti investitori non professionali, aumentati ancora di più con la pandemia. Il motto del canale è YOLO (“You only live once”), “si vive una volta sola,” motto che sottintende la volontà a imbarcarsi in imprese assurde, perché non ci sarà una seconda occasione. E quello che è successo è in effetti in pieno stile YOLO.
Da tempo su r/WallStreetBets si parlava del titolo di GameStop come di un potenziale investimento e che il suo valore non fosse destinato a crollare come speravano gli short sellers. Gli utenti di siti come Reddit sono spesso definiti lurker, che nel linguaggio di internet significa chi naviga la rete e “spia” ciò che vi succede, senza però partecipare. I lurker di Reddit si erano accorti che GameStop era la più venduta allo scoperto (“shortata”) di Wall Street e avevano cominciato a congetturare sul titolo.
Le tesi principali erano due: che il titolo di GameStop fosse un potenziale affare in quanto il suo valore era sottovalutato, e che si sarebbe creato uno short squeeze, che nel gergo finanziario significa un evento dove molti venditori allo scoperto ricomprano le azioni di quei titoli che invece di diminuire, aumentano, facendo in questo modo aumentare ancora di più il valore di questi titoli.
Lo “short squeeze” di GameStop
Questa convinzione era all’inizio molto contestata, ma due eventi hanno cambiato l’opinione generale del subreddit. Il primo è che alcuni fondi di investimento avevano effettivamente deciso di comprare azioni di GameStop anziché scommettere che il loro valore sarebbe crollato. A destare molto entusiasmo fu in particolare l’acquisto di azioni da parte di Michael Burry, l’eccentrico investitore che aveva previsto la crisi del 2008. Il secondo evento, avvenuto l’11 gennaio 2021, è l’entrata nel consiglio di amministrazione di GameStop di Ryan Cohen, un altro famoso investitore. Cohen, fondatore ed ex ceo di Chewy, azienda di e-commerce di articoli per animali domestici, ha investito 76 milioni di dollari per acquistare più di 9 milioni di azioni GameStop e ha visto il suo patrimonio sfondare quota 1,7 miliardi di dollari.
A questo punto gli utenti di r/WallStreetBets hanno deciso che era tempo di agire e cominciare a comprare azioni di GameStop. Migliaia di utenti di Reddit hanno cominciato a fomentarsi a vicenda, postando screenshot delle loro transazioni, alcuni investendo anche tutti i loro risparmi.
Nonostante la mancanza di coordinazione, l’effetto è stato quello sperato: il titolo di GameStop ha visto aumentare vertiginosamente il suo valore in poco tempo (tanto che a un certo punto si sono dovute interrompere le transazioni) e lo short squeeze si è effettivamente verificato. Il valore delle azioni da circa 4 dollari si è impennato fino a quota 147 dollari alla chiusura delle contrattazioni il 26 gennaio.
Gli investitori allo scoperto hanno dovuto ricomprare le azioni di GameStop, con ingenti perdite. Le perdite venerdì 22 gennaio 2021 erano arrivate a 3,3 miliardi di euro e Melvin Capital Management, uno dei fondi di investimento più esposti, ha perso il 30% del suo valore da inizio anno e ha dovuto chiedere l’aiuto di altre aziende.
È difficile stabilire con esattezza quale sia stato il reale impatto degli utenti Reddit nell’aumento di valore: è molto probabile che, più che con investimenti concreti, gli utenti abbiano dominato la narrativa del mercato, sfruttando lo short squeeze e spingendo investitori a comprare le azioni di GameStop.
Lo sciame delle locuste e le bolle borsistiche
Secondo l’economista Mario Seminerio, gli utenti di Reddit, organizzati come uno sciame di locuste, hanno giocato la partita su tutto lo spettro d’azione, acquistando sia le azioni più duramente shortate che corrispondenti opzioni call legate al rilancio del loro valore. In questo contesto la loro azione smentisce una teoria rischiosa molto spesso in voga nei circoli finanziari: quella secondo cui il prezzo di un derivato non influenza quello del sottostante.
“Gli scommettitori retail, spesso indicati col suggestivo nome di dumb money (denaro stupido), si prendono il lusso di far perdere i soldi allo smart money, cioè agli istituzionali, che in base a valutazioni fondamentali avevano aperto posizioni ribassiste su determinate azioni”, nota Seminerio, e questo fenomeno, favorito dall’enorme accumulazione di liquidità legata a un decennio di quantitative easing globale, ha il suo corrispettivo nell’accumulazione di trend rialzisti su tutto il mercato Usa.
Le “locuste” del retail stanno cavalcando la crescita di valore delle azioni di aziende in situazioni simili a quella di GameStop, come BlackBerry, venendo assecondati dagli istituzionali sul fronte del big tech. Non a caso Elon Musk, tra i magnati americani più timorosi di vedere sul mercato l’insorgenza di trend ribassisti, ha cavalcato via Twitter la manovra del popolo di Reddit, come a voler parare il colpo contro un’eventuale deflagrazione della grande bolla in cui vive la sua Tesla, cresciuta di valore del 743% nel 2020. A settembre una scommessa troppo avventata della giapponese SoftBank terremotò al ribasso Wall Street. Una sua riproposizione sconvolgerebbe il mercato: per questo il caso GameStop sta venendo utilizzato come grimaldello per incentivare gli investitori Usa a sfruttare il momento. Ignorando le conseguenze di lungo termine.
La (non) razionalità dei mercati
La vicenda GameStop è stata così repentina che ha attirato l’attenzione della Casa Bianca e di altri organi amministrativi. Fonti riportano che Janet Yellen, nuovo Segretario del Tesoro, sta monitorando la situazione e molti si chiedono se cambierà qualcosa nella regolamentazione di Wall Street. Adena Friedman, direttore generale di Nasdaq, ha detto che le autorità di vigilanza dovrebbero proteggere le transazioni da questi schemi “pump and dump” e che nel qual caso si rilevassero discussioni sospette sui social media, le transazioni di alcuni titoli dovrebbero essere sospese.
A prescindere da come andrà a finire, questa vicenda insegna molte cose sui mercati finanziari contemporanei. Innanzitutto, che i prezzi che si formano nelle piazze finanziarie non rispecchiano necessariamente i fondamentali: ricordiamo che GameStop è comunque una catena con serie difficoltà economiche e con un modello di business che si sta rivelando non sostenibile. Chi considera i mercati, e in particolare quelli finanziari, come i sommi giudici degli agenti economici ha molto da imparare dagli avvenimenti di questi giorni.
La presunta razionalità dei mercati è stata qui smascherata nel modo più diretto possibile: Reddit ha semplicemente generato un perfetto esempio di esuberanza irrazionale, con buona pace di quegli economisti che sostengono che le bolle non esistono. Gli appassionati di storia finanziaria non potranno fare a meno di riprendere in mano il testo fondamentale di Charles Kindleberger, Manias, Panic and Crashes, e vedere nel gioco delle bolle finanziarie in accumulazione a Wall Street la riproposizione della (non) logica evoluzione dei mercati di fronte alla fase dell’euforia galoppante. E analizzare il caso GameStop come il classico “cigno nero” attraverso cui l’eccesso di sicumera di operatori intenti a condurre giochi speculativi viene punito.
Conseguenze incerte
Ma può insegnare molto anche sul mondo di Internet. Secondo Jaime Rogozinski, che ha fondato il canale r/WallStreetBets ma poi ha smesso di parteciparvi, tutto è nato “come un meme. E’ così che opera Wall Street”. Ancora BAWSE1, moderatore di r/WallStreetBets:
“È stato un titolo meme che è esploso”
(“It was a meme stock that really blew up”).
La cultura memetica è spesso considerata solo un’innocua ironia, ma la sua portata di relativizzazione della realtà è enorme e ha già mostrato i suoi effetti molte volte in passato. Nelle parole di Rogozinski:
“[Gli utenti] non stanno più solo commentando la vicenda, loro vogliono essere la vicenda e lo sono effettivamente diventati”.
I meme possono diventare reali, ma la portata di questo cambio di piano è ancora tutta da comprendere.
Le reazioni sono state variegate, dalla celebrazione del gesto come una vittoria sugli squali della finanza a caute analisi della psicologia di massa di internet. Alexandria Ocasio-Cortez il 27 gennaio ha twittato:
“Ammetto che è davvero una gran cosa vedere i tipi di Wall Street, che hanno grande esperienza nel trattare la nostra economia come un casinò, lamentarsi di una bacheca di postatori seriali che trattano i mercati come casinò”.
E in effetti è proprio questo che salta all’occhio: un gruppo di individui che poco o nulla avevano a che fare con la Borsa sono riusciti a causare ingenti perdite a investitori istituzionali, abituati a essere quelli che guadagnano sulle perdite altrui. Gli short sellers in particolare sono emblematici di questo, in quanto speculano sulle aziende in difficoltà per trarne profitti. L’esatto contrario di ciò a cui dovrebbero servire, e per cui sono nati, i mercati finanziari.
Matt Levine di Bloomberg ritiene invece che quest’azione sia in linea con il nichilismo presente su piattaforme come Reddit: non c’è un vero motivo per cui queste persone hanno deciso di comprare le azioni di GameStop. O meglio, la pluralità dei loro intenti non denota una vera strategia di fondo. È solo un’azione “YOLO” come le altre.
Non sono mancate anche interpretazioni più fantasiose. Alcuni commentatori hanno collegato questo fenomeno al trumpismo e alla retorica di Trump contro le élite: i canali subreddit sono noti per ospitare spesso utenti di estrema destra, con contenuti anche sessisti e omofobi, e tra questi non mancano i sostenitori di Trump. Secondo Chris Cillizza della CNN, gli investitori amatoriali di r/WallStreetBets si sono ribellati contro “i pro”, gli investitori professionali, fomentati dall’ideologia trumpista che vedeva le élite come la fonte di tutte le frustrazioni dei suoi elettori. Una rivolta dal basso sì, ma dai toni populisti.
La vicenda è in continua evoluzione. È molto difficile dire se siamo di fronte a un nuovo modo di fruizione dei mercati, dove anche i non professionisti possono fare la differenza, o a una meteora passeggera. Quello che è certo è che il successo degli utenti di Reddit sfrutta vecchi vizi dei mercati finanziari che forse verranno finalmente riconosciuti, ora che anche quelli che li sfruttavano si sono fatti male.
Fonte: https://www.kriticaeconomica.com/wall-street-gioco-reddit-gamestop/
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