Fallisce la politica vaccinale della Commissione, ma nessuno ne parla. Ecco perchè..
di SCENARIECONOMICI (Guido da Landriano)
Sempre più evidentemente la Commissione ha fallito: ha concluso contratti mega-galattici con tutti per poi non riuscire a portare a casa i vaccini necessari ai cittadini europei. Non essendo sufficiente mette, tramite EMA e tramite una politica estera inutile, ma invadente, i bastoni fra le ruote quei paesi che vogliono trovare in modo autonomo i farmaci necessari sui mercati internazionali.
Nonostante questa performance fallimentare e nota ormai a tutto il mondo, i telegiornali europei hanno dedicato relativamente poco spazio alla notizia. Normalmente un flop di questo genere sarebbe stata la principale notizia per mesi, con inchieste, ricerche , accuse, , soprattutto nella TV generalista italiana, sempre alla ricerca di facili ossi da mordere e da gettare al pubblico. Però qeusta volta non avete sentito filippiche contro la Von Der Leyen nei TG nazionali.
Perchè? La spiegazione ce la fornisce un articolo, di un paio di mesi fa da una fonte autorevole ed insospettabile: il quotidiano francese Le Monde. In un articolo piuttosto chiaro sulla materia il giornale mette in luce come i redattori della TV francese ricevono un premio in denaro, definito gentilmente “Una parte variabile della remunerazione”, se coprono positivamente certi temi, come la diversità e…. l’Unione Europea. Praticamente i giornalisti sono pagati per scrivere bene della Commissione e dell’Europa, oltre che di altri temi che, nel caso francese, comprendono i Territori d’Oltremare e se questi raggiungono gli “Obiettivi di informazione” allora ottengono un premio pecuniario.
Ovviamente programmi del genere esistono anche nelle TV generaliste italiane, solo che i giornalisti italiani si coprono l’un l’altro molto meglio, rispetto a quelli francesi: Non vedrete in un giornale italiano presentare il programma di premi pecuniari della RAI. Però ricordate che senza i soldi non si muovono neanche le foglie degli alberi, alla faccio dell’etica e della libertà di informazione.
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