L’emergenza covid è emergenza democratica
di DANIELA TALARICO (FSI-Riconquistare l’Italia Torino; candidata sindaco Torino 2021)
Anche il diritto alla salute sancito dall’art. 32 della Costituzione è sospeso, insieme ad altri diritti costituzionali fondamentali (diritto al lavoro e ad una esistenza libera e dignitosa, diritto di circolazione, diritto di associazione). Oggi chi non ha i mezzi per curarsi privatamente rischia la salute e la vita grazie al sistema neoliberale basato sul vincolo esterno che ha operato lo smantellamento del servizio sanitario pubblico.
Il sistema neoliberale europeista, basato sulle cessioni di sovranità e sul superamento del modello della democrazia rappresentativa a vantaggio del Mercato e del capitalismo finanziario, definisce “sprechi” i diritti sociali fondamentali e per questo ha ordinato a governi asserviti di falcidiare e privatizzare il sistema sanitario pubblico.
Il diritto alla salute è incompatibile con logiche mercantili così come tutti i diritti fondamentali.
Per questo la cessione della sovranità e la privatizzazione progressiva e crescente dell’apparato statale, in senso stretto o comunque nel metodo, rappresenta un pericolo grave per la democrazia, la libertà e la stessa vita dei cittadini.
Occorre essere consapevoli di come la contingenza di una epidemia non abbia che stretto, accelerato e reso evidente un processo di trasformazione del modello socio-politico in atto da una ventina di anni e più intensamente negli anni più recenti.
Un salto nel passato di epoche buie in versione tecnologica, digitalizzata e “sostenibile”, (non so per chi, di certo non per i popoli). Anche la materia vaccinale – con buona pace dei neopositivisti e della loro cieca fede nella “scienza”- soggiace alla stessa logica, perciò non dico nulla, lascio parlare uno dei loro alfieri, il dott. Burioni.
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