IV INCONTRO CONTRO IL SISTEMA TECNO-INDUSTRIALE E IL SUO MONDO
di Resistenze al nanomondo (redazione)
Durante i giorni 29, 30 e 31 maggio avrà luogo il “IV Incontro Anarchico contro il sistema tecno-industriale e il suo mondo”. Un luogo dove possiamo incontrarci, conoscerci, discutere, diffondere e affinare le nostre idee contro l’organizzazione tecnica del mondo. Intendiamo l’incontro come uno strumento in più per combattere il sistema tecno-scientifico-industriale, perché pensiamo che il campo di confronto debba essere concentrato nel campo del progresso tecnologico, dato che è e sarà quello che traccerà le dinamiche presenti e future del dominio su ogni singolo aspetto della nostra vita: sociale, politico, economico e ambientale. Durante la durata della conferenza ci sarà uno spazio per i distributori (a coloro che vogliono allestire il distributore nello spazio chiediamo di confermare la loro presenza in anticipo) e mense 100% vegetariane. Nei prossimi giorni pubblicheremo il programma completo della riunione.
Storicamente, i sistemi di dominazione hanno approfittato dei momenti di crisi o di catastrofe per trasformare il mondo, per attuarne una metamorfosi. In altri tempi questa metamorfosi è stata realizzata quando era minacciata dall’avanzata della lotta di classe o dalla necessità di cambiamenti economici e produttivi con cui massimizzare i profitti. Ora, dopo la dichiarazione dell’OMS, appena un anno fa, di una “pandemia globale” a causa del virus chimera (1) noto come “Sars Cov 2, il sistema tecno-scientifico e quindi le nostre vite, da esso dominate, stanno subendo una nuova trasformazione. Questa metamorfosi prende forma nel progetto della quarta rivoluzione industriale, un progetto tecno-totalitario che prevede la colonizzazione del vivente da parte della macchina. Dando luogo a un’accelerazione sociale e tecnologica in tutte le dimensioni della vita con cui realizzare l’adattamento dell’uomo-macchina al mondo-macchina.
Questa accelerazione tecnologica e sociale comporterà la digitalizzazione e l’informatizzazione di tutti gli aspetti della nostra vita e dei modelli di produzione, trasporto e comunicazione, con la scomparsa, in misura maggiore o minore, dell’attività umana praticamente in tutte le attività. Darà origine al mondo iperconnesso e robotizzato, dove saranno le macchine algoritmiche a dirigere i nostri movimenti meccanizzati e robotizzati delle nostre vite moderne e illuminate, connesse al mondo digitale e facenti parte di esso, per cui saremo tracciati, monitorati e ottimizzati, in modo che la nostra vita sia il più efficiente possibile, secondo i modelli del mondo tecno industriale, per non volerci fermare, pensare e smettere di seguire il ritmo devastante della modernità. Come abbiamo visto durante la pandemia questa accelerazione tecnologica e sociale ha significato un avanzamento della società cibernetica dove le nostre attività ed esperienze sono state virtualizzate e sostituite da schermi, dal tele lavoro, la tele scuola e la tele medicina al nostro modo di relazionarci ora modellato dai social network come Tinder, Instagram, Facebook ecc. tutti questi hanno cambiato il nostro modo di vedere noi stessi, di vedere gli altri e di vedere un mondo che ora guardiamo attraverso i filtri di Instagram,
Il mondo come lo conoscevamo prima della pandemia non tornerà mai più, l’agognata “normalità” per gran parte della popolazione è diventata un nuovo mondo tecno totalitario. In ogni caso, non vogliamo tornare a quella che chiamano “normalità”, a quel mondo di confinamento industriale nei nostri appartamenti di cemento e mattoni prefabbricati e nel nostro tempo libero, a quel mondo di stress, ansia, immediatezza e superficialità, di velocità, di una vita consegnata al lavoro asinino, di una vita consegnata al lavoro salariato e sottoposta a dispositivi tecnologici, per noi il confino non è stato, solo, quei tre mesi dichiarati, è il modo di vivere industriale che ci racchiude e confina durante tutta la nostra vita, è la libertà liberale che soffoca i nostri desideri e sogni. Non vogliamo la vostra “normalità” che non è altro che una vita tra le sbarre del consumo e le catene del lavoro, mentre le luci abbaglianti dei dispositivi tecnologici ci espropriano della nostra autonomia e libertà.
Un mondo tecno-totalitario sempre più strettamente regolato, dove c’è poco spazio per la libertà. Da quando c’è la pandemia soffriamo anche di una dittatura sanitaria che regola e dirige le nostre vite con la scusa della salute, in precedenza la società della sorveglianza veniva attuata con il pretesto della paura del terrorismo, soprattutto dopo gli attentati dell’11 settembre negli USA. Ora la tecnocrazia sanitaria dirige e regola i nostri movimenti, attività, esperienze sulla base della salute.
La medicalizzazione dei nostri corpi, e quindi l’espropriazione del nostro sistema immunitario, è anche uno dei bordi delle misure prese all’indomani della pandemia. La Scienza che ha causato il virus chimera si offre anche come la salvezza al problema che essa stessa ha causato. Questa soluzione è quella che la ‘big pharma’ ci ha venduto come vaccini, che però è una terapia genica (per maggiori informazioni: https://contratodanocividad.espivblogs.net/fanzine-mundo-laboratorio-vacunas-pasaportes-dictadura-sanitaria/) che trasformerà il nostro corpo in una fabbrica di farmaci allo stesso tempo che deteriora il nostro sistema immunitario e altera i nostri geni, producendo tumori e altre malattie nel nostro corpo. Anche la prossima imposizione del Certificato Verde Digitale (passaporto dell’immunità) significherà un nuovo modo di regolare i nostri movimenti perché in base al tuo stato di salute (ovviamente sarà il sistema sanitario a decidere chi è sano e chi no in base ai suoi modelli), o all’accettazione di standard sanitari (vaccini, Pcr) potrai muoverti liberamente o meno, condizionando la tua vita. Questo certificato apre anche la strada alla comparsa di certificati sanitari per altre attività (tempo libero, lavoro ecc.), come abbiamo detto prima il mondo è regolato sulla base della salute … dittatura sanitaria?
Perciò dobbiamo affrontare questo mondo tecno-industriale che mira ad artificializzare tutto ciò che è vivo e ogni processo, fenomeno ecc. che si verifica nel mondo. Vuole trasformarci in uomini-macchine per adattarci al mondo delle macchine. Rifiutiamo questo mondo perché amiamo la libertà. Per l’anarchia.
Contro ogni nocività, aprile 2021
Fonte: https://contratodanocividad.espivblogs.net/
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