Correva il 2013…
di ENRICO IAPOCE (RI Roma)
“Destinazione Italia: 50 punti per attrarre investimenti
Nella mattinata di giovedi 19 settembre 2013 il Consiglio dei Ministri, su proposta del presidente del Consiglio, Enrico Letta, e dei ministri degli Affari Esteri, Emma Bonino, e dello Sviluppo Economico, Flavio Zanonato, ha approvato il piano ‘Destinazione Italia’, un progetto che punta ad attirare gli investimenti esteri e a favorire la competitività delle imprese italiane.”
Per 20 anni gli imbecilli (o i complici) hanno ripetuto il mantra dell’investimento estero. Il magico investimento attratto. Quello che arriva a sanare ogni problema. Come se gli italiani fossero tutti degli idioti improduttivi in cerca di un padrone. Come se la ex quarta potenza industriale fosse stata creata dal nulla con un poderoso investimento “estero” e non da un economia di stato.
In realtà poi l’investimento estero di cui parlano tutti non è altro che un fondo speculativo che acquisisce la concorrenza in Italia, sfrutta quel che può e poi appena possibile chiude tutto e porta i macchinari all’estero dove costa di meno produrre o smaltire il metallo.
* D’altronde se controlli un monopolio creando la scarsità si alzano i profitti. Ecco il senso del “investimento estero”. Poi 8 anni dopo il responsabile si lamenta della “assurda situazione” che “si è creata”. Capite, si è creata la situazione da sola, non è responsabilità esclusiva di chi nel 2013 invece di studiare un piano industriale approvava un programma per attrarre investimenti esteri. Capito?
Questi nn hanno ancora capito, che una ditta estera vuole solamente fare profitti…e poi portaseli fuori.
Dei veri geni.