Una missione di resistenza…
di MARTINA CARLETTI (RI Perugia)
La domanda cui non riesco a dar risposta, che non mi dà pace da qualche tempo a questa parte è: come hanno fatto, i sopravvissuti ai campi di sterminio, a perdonare i loro carnefici? Come hanno fatto a tornare nei luoghi in cui la famiglia è stata sterminata, rivedere magari alcune delle facce dei delatori e degli aguzzini, senza essere consumati dalla rabbia e dal desiderio di vendetta? Come hanno fatto a parlare, a ricordare, a credere che la memoria potesse servire, di fronte ad una platea di individui i quali, potenzialmente, alla prima folata di vento di regime, sarebbero ricaduti nella stessa follia?
La risposta che per ora mi sono data è: lo sapevano. Sapevano che ricostruire la memoria sarebbe stato un castello di carte pronto a cadere nel baratro dell’indifferenza. Sapevano che, trovando la giustificazione de LaScienza®, ogni crimine si sarebbe potuto replicare all’infinito nella storia, ancora e ancora. Sapevano che alle generazioni aguzzini di allora, e ai loro figli ideologici, non sarebbe stata sufficiente nessuna lezione, nessun cortometraggio, nessuna testimonianza, nessuna visita, nessun museo, nessuna di quelle morti per educarli alla vita e alla compassione, e per convincerli a desistere.
Credo che quei poveri uomini tornati dai campi sapessero che in quelle classi, negli occhi di quei bambini e ragazzi, avrebbero incrociato lo sguardo di chi è come loro, di anime affini. Non tutti. La minoranza di una minoranza. E a quelle anime hanno affidato il ricordo del bene, una missione di resistenza alla dittatura che è anche la nostra scelta quotidiana di rinunciare all’odio.
Se lasci che chi insegna, venga pagato da chi ha ucciso i tuoi parenti, questo è il risultato.
Su Zerohedge, un articolo di qualche mese or sono … https://www.zerohedge.com/geopolitical/looking-through-adversarys-eyes-kgb-agents-prophecy?utm_campaign=&utm_content=Zerohedge%3A+The+Durden+Dispatch&utm_medium=email&utm_source=zh_newsletter
Guardando attraverso gli occhi di un avversario: la profezia di un agente del KGB
Si capisce moltissimo…