Draghi, le Menzogne e la Premessa Falsa. Commentano Adinolfi e Travaglio.
di STILUM CURIAE, BLOG PAPI E DINTORNI (Marco Tosatti)
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, siamo rimasti molto colpiti dalla Conferenza Stampa del Presidente del Consiglio per una serie di ragioni. La prima, non nuova, che mentendo incita all’odio contro milioni di persone che a buon diritto preferiscono non farsi iniettare a proprio rischio e responsabilità una terapia sperimentale poco efficace verso contagi e infezione, e con grosse pericolose incognite. Forse lo fa per nascondere gli evidenti fallimenti di una politica anticostituzionale, discriminatoria, vessatoria e perdente da un punto di vista sanitario ed economico: ma lo fa; e mentendo spera di arrivare al Quirinale. La seconda ragione, purtroppo anche quella non inedita, sta nel comportamento dei giornalisti presenti incapaci di porre un qualsiasi quesito che potesse disturbare in qualche maniera il Conducator. Romania di Ceausescu e la felice Corea del Nord avevano ed hanno una stampa così. Unica nota positiva: questa volta non hanno applaudito il Piccolo Padre. Non sono il solo, però ad essere rimasto attonito. Qui sotto trovate quello che pensa Mario Adinolfi, Presidente de Il Popolo della Famiglia. E subito dopo, un commento di una sponda ben lontana da Adinolfi, quella dove scrive Marco Travaglio. Buona lettura.
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LA PREMESSA FALSA
di Mario Adinolfi
Il 22 luglio 2021 Mario Draghi definì il green pass uno strumento con cui “i cittadini possono svolgere attività con la garanzia di ritrovarsi tra persone che non sono contagiose”. Io sono qui per accusare il presidente del Consiglio italiano e i partiti che lo sostengono: avete fatto decreti su decreti fondati su questa premessa falsa. Avete avuto piena consapevolezza di quanto la premessa fosse falsa, perché il contagio si è diffuso attraverso la sensazione di sicurezza che ogni cittadino che voi avete vaccinato e a cui voi avete consegnato un green pass ha intascato con esso, ma avete continuato a legiferare come se la premessa fosse vera.
Io sono qui per accusare il presidente del Consiglio italiano e i partiti che lo sostengono di aver costruito un capro espiatorio, affermando che erano i non vaccinati a diffondere il virus e a oberare di conseguenza il sistema sanitario, creando un clima infame nel Paese e limitando i diritti costituzionali fondamentali di costoro in un modo che non ha precedenti ed in pura malafede, perché la premessa su cui tutto fondavate ormai la sapevate falsa.
Non paghi avete stabilito una serie di provvedimenti, con tre decreti legge in dieci giorni nelle feste natalizie, che non ha eguali al mondo stabilendo un obbligo vaccinale generalizzato e scientificamente e giuridicamente insensato per metà della popolazione italiana, quella over 50 a cui si accompagnano i familiari, vessandola ulteriormente e costringendola a vivere senza stipendio e senza potersi muovere o anche solo bere un caffè all’aperto, dove i rischi di contagio sono zero, per puro sadico desiderio di testare il limite di sopportazione di un popolo che sapete obbediente, mai rivoluzionario, cristianamente mite e disposto a chinare il capo davanti al potente.
Io sono qui per accusare il presidente del Consiglio e i partiti che lo sostengono di averlo oltrepassato quel limite: non basterà il collaborazionismo dei mass media censori e asserviti nell’era annunciata della “informazione somministrata” per contenere una rabbia che è sorda ma monta, nelle famiglie italiane stremate da politiche sbagliate fondate su una premessa falsa.
La Gran Bretagna vede contrarsi ormai da tempo il numero dei contagiati avendo scelto di non chiudere mai le attività, rifiutando ogni limitazione della libertà tenendo pieni gli stadi con centinaia di migliaia di persone senza mascherina ogni fine settimana, in un clima più rigido del nostro. Persino il dirigista Macron si è rifiutato di imporre l’obbligo vaccinale ai francesi, temendone la reazione e tutto il mondo libero ha fatto solo lo stesso.
Allora resta solo una domanda, presidente Draghi: perché solo in Italia, il paese con il tasso più alto di vaccinati al mondo, dovuto alla docilità popolare di cui sopra? Avete ricattato, hanno ceduto pressoché tutti al ricatto. Perché non vi è bastato? Perché perseguitare un manipolo di resistenti geloso dei propri diritti ma per niente pericoloso, disorganizzato, talvolta maldestramente vociante? Perché, presidente Draghi, perché continuare a decretare limitazioni furibonde dei diritti basate su una premessa che lei sa bene essere falsa? Perché dividere, infiammare, ferite così un Paese? Non attendo risposte, conosco il potere, non ne offre. Spero però che qualcuno prima o poi trovi il coraggio di rivolgerle queste domande guardandola negli occhi perché so, Dio se lo so, che non potrà far altro che abbassare lo sguardo.
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A BABBO MORTO
(di Marco Travaglio – 7 Gennaio 2022)
Su un decreto che pare uscito da un manicomio o da un cabaret o dagli alcolisti anonimi – infatti persino Draghi si vergogna e manda avanti tre scudi umani col favore delle tenebre – qualunque discorso coerente sarebbe troppa fatica e troppo onore. Solo pensieri sparsi alla rinfusa.
È soltanto un caso che Mario Draghi faccia partire le nuove norme a scoppio ritardato, o a babbo morto, cioè fra 40 giorni, quando spera ardentemente di non essere più al governo?
Posto che i decreti sono ammessi solo “in casi straordinari di necessità ed urgenza” (art. 99 Cost.), che urgenza possono avere delle norme varate il 5 gennaio per scattare il 15 febbraio?
Quanto alla necessità: posto che i precedenti quattro decreti anti-Covid in un mese, tutti basati sull’equazione “vaccinati=sani, non vaccinati=malati”, dovevano ridurre i contagi, i ricoveri e i morti, che invece si sono moltiplicati, possiamo immaginare gli effetti del quinto, che corre dietro ai soliti No Vax (ormai meno del 10%) anziché far qualcosa per i 18 milioni di Sì Vax senza terza dose?
La vera necessità contro il Covid non sarà cancellare i cinque decreti sbagliati e farne uno giusto?
Posto che il vaccino non riesce a farselo neppure chi vuole (solo il 42% dei bivaccinati ha la terza dose), per i 5 mesi di ritardo del governo sui booster, si spera che l’obbligo non convinca nessuno dei 2,2 milioni di No Vax over 50 a vaccinarsi, sennò il sistema – già in tilt oggi di suo – collassa. L’unica chance di far funzionare il decreto è che nessuno lo rispetti.
Il 22 luglio Draghi spiegò il Green pass come “garanzia di essere tra persone non contagiose”: corbelleria scientifica, visto che Delta e ancor più Omicron contagiano vaccinati e non. Così come i tamponi ai turisti stranieri per bloccare Omicron alla frontiera. Ora il Super Green Pass per over 50 e il modello base per andare sui mezzi o in banca o dal barbiere non è più per fermare i contagi, che dei vaccini se ne fottono, ma per “salvare la vite” ai No Vax (quella dei vaccinati è salva per definizione). Lodevole proposito, ma allora perché non vietare per legge pure il suicidio? Il fatto che chi vuol salvare la vita ai No Vax contro la loro volontà pretenda contemporaneamente una legge per il suicidio assistito (omicidio del consenziente) aggiunge al tutto un tocco di surrealismo.
Siccome le code al gelo sono ancora poche, si sentiva giusto la mancanza di quelle fuori dalle banche e dalle poste per controllare i Green pass o i tamponi.
Per gli over 50 disoccupati sorpresi a zonzo senza vaccino, multa di 100 euro: sempre meno di un tampone molecolare.
Trovata sul web: “Una delle più importanti differenze tra gli uomini e gli animali è che gli animali non permettono al più idiota di diventare capobranco”.
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