In tal senso la mozione presentata da Fratelli d’Italia (prima firma della stessa Giorgia Meloni) sull’applicazione in Italia della direttiva Bolkestein in sostanza chiede di escludere i balneari e gli ambulanti dalla direttiva e, in attesa di un intervento normativo ad hoc, di prorogare di altri 15 anni le concessioni demaniali in essere. Per quel che riguarda il voto, potrebbe slittare nei prossimi giorni ma anche alla prossima settimana. In attesa dell’esame dell’aula ci sono infatti alcuni decreti (proroga stato di emergenza da Covid e milleproroghe) che l’aula deve approvare prima della scadenza.
Il tutto arriva nel giorno dell’ennesima protesta di Federbalneari, che ha avviato un’attività di mappatura con il proprio centro studi per supplire a quella che è definita una grave lacuna del governo. Il riferimento è al fatto che l’esecutivo ha esteso la riforma delle concessioni balneari anche a laghi e fiumi, con la legge del 13 ottobre 2020 n. 126, ma nella mappatura dell’esistente non ha tenuto conto dei (grandi) numeri che riguardano queste realtà e che modificano drasticamente la prospettiva di tutta l’impalcatura regolatoria. Nella fattispecie, si parla di 25mila km di coste invece di 7.500, oltre 150mila concessioni invece di 30mila. Federbalneari indirizza una nota, a firma del presidente Marco Maurelli, al presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi per informarlo di questo aspetto sin qui trascurato dal Governo, che nelle more della norma deve procedere alla mappatura della costa, del mare, dei laghi e dei fiumi.
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