Retorica guerrafondaia
Basta trasformare i “cannoni” di Mussolini nella “pace” di Draghi per confondere le idee dei cittadini? Ci auguriamo di no. La logica di fondo delle due frasi è esattamente la stessa: da un lato il benessere materiale degli italiani e la legittima aspirazione a una convivenza pacifica con gli altri popoli vengono ridotti a lussi che sarebbe meschino desiderare, dall’altro la follia guerrafondaia viene venduta come nobile aspirazione di uomini forti e valorosi.
Un ricatto psicologico in piena regola da parte del capo del governo, ma c’è addirittura qualcosa di più grave nella retorica di Draghi. Se infatti Mussolini parlava esplicitamente di cannoni, giocando su un malinteso nazionalismo suicida, il massimo rappresentante dell’eurofanatismo italiano maschera letteralmente la guerra con la pace, raggiungendo la fantasia di Orwell nel celebre romanzo 1984.
Dopo trent’anni di politiche di austerità, sgretolamento del Lavoro e politiche neoliberali dovremmo sentirci in colpa se non alimentiamo una guerra per procura tra Stati Uniti e Russia che utilizza gli ucraini come carne da cannone. No grazie. Riconquistare l’Italia vuole entrare nelle istituzioni per disintegrare questa classe dirigente ormai a tutti gli effetti pericolosa. Il 2023 è vicino, noi siamo pronti.
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