Tornare a riconoscersi
DA: blog NOTTURNO (di Giacomo Bertoni)
E se fosse solo una questione di sguardi? Se tutti gli slogan, le manifestazioni, le canzoni, le conferenze e le pubblicità inclusive in realtà non servissero a nulla? “Empatia” costringe il visitatore ad andare oltre i ritornelli rassicuranti per arrivare alle origini, alle basi della relazione: il riconoscimento di una parte di sé nel volto dell’altro. Emmanuel Lévinas, filosofo francese scomparso il 25 dicembre del 1995, scriveva: «Noi chiamiamo volto il modo con cui si presenta l’Altro. Questo modo non consiste nell’assumere, di fronte al mio sguardo, la figura di un tema, nel mostrarsi come un insieme di qualità che formano un’immagine. Il volto dell’Altro distrugge ad ogni istante e oltrepassa l’immagine plastica che mi lascia. […] La vera natura del volto, il suo segreto, sta altrove: nella domanda che mi rivolge, domanda che è al contempo una richiesta di aiuto e una minaccia». L’incontro è un’esperienza meravigliosa e drammatica, perché mentre calma il senso di solitudine mette in crisi le certezze precostituite. Non esiste infatti incontro degno di questo nome senza abbracci, spintoni, graffi o carezze. Senza che l’animo rimanga agitato anche quando il volto dell’altro non è più in vista.
“Empatia” allora non è solo attuale, ma impellente, perché in questi due anni l’incontro è stato il vero, grande assente dalle nostre vite quotidiane. L’altro non è più una domanda stupenda e drammatica, ma un’etichetta da incasellare con precisione attraverso schemi ideologici narrati dall’alto. Non c’è il contatto, non ci sono le mani che pulsano nelle nostre, non ci sono quelle sottili altalene nel respiro che solo stando vicini si possono cogliere nell’interlocutore, non ci sono i profumi, siano essi fragranze pregiate o tracce di quotidianità, non ci sono i sorrisi e le smorfie. Non ci sono più tutti gli elementi che distinguevano l’incontro in presenza dal collegamento video. C’è solo un volto distante e coperto dalla mascherina. Con il freddo, poi, solo gli occhi rimangono accessibili, ma li sappiamo ancora scandagliare?(…continua nel link)
FONTE: https://giacomobertoni.substack.com/p/tornare-a-riconoscersi?s=r
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