Ieri ho pubblicato la notizia degli interventi economici cinesi per far fronte alla crisi derivante dal Covid, con i lockdown metropolitani, e dalla crisi mondiale. Notavo che in Cina si parlava di interventi economici contro la crisi mentre in Occidente non si fa altro che parlare di armi e guerra. Sottolineavo che la popolazione dell’Occidente era zittita, in realtà già con la pandemia, ed era il risultato della guerra di classe condotta dal capitale contro i proletari che osarono ribellarsi e provare l’assalto al cielo. Dopo 50 anni di controffensiva del capitale, vincente, quel che rimane degli istituti democratici viene prosgiugato. Iniziò 30 anni fa l’Ue con il Trattato di Maastricht, siamo andati a finire con il “tiranno ateniese” Draghi che chiude in una stanza tutti i partiti e, dopo aver fatto loro conoscere la sera prima i provvedimenti, se li fa approvare il giorno dopo dal Parlamento. Il popolo italiano, ma si può dire, il popolo dell’Occidente, nulla sa delle misure decise nei mesi scorsi sulla guerra, non è stato informato se non bombardato dalla propaganda dei media, tutti al servizio dei dominanti. La dialettica dominanti-dominati è ormai assoluta nel nostro Paese e la democrazia è solo un simulacro, tenuta lì per differenziarsi dai “regimi totalitari”. Regime totalitario, come quello cinese, che vara provvedimenti in vista della tenuta sociale, organici, che abbracciano tutte le sfere economiche e sociali per rendere fluida l’economia. Nell’epoca del benessere cinese ci si preoccupa della disoccupazione dei laureati, spia di disagio sociale che loro affronteranno. C’è chi dice che a livello economico la situazione in Cina sia un disastro, ma vivaddio prendono provvedimenti risoluti. Due giorni fa sul blog e ieri ho scritto due pezzi, riportando siti cinesi, sulla politica economica prossima cinese. Stanotte il Politburo ha confermato le parole di Xi e Li che avevo riportato. Oggi la borsa di Hong Kong fa +4%, Shanghai e Shenzen +2% (inusuale, dopo gravi perdite). Avevo scritto che l’unica guerra che fa la Cina è contro la crisi. Le borse occidentali fanno seguito alle performance asiatiche, come da 15 anni. Per contro una decina di giorni fa un articolo de il Sole 24 ore diceva che l’economia Usa era in pieno boom. Ieri è uscito dato trimestrale PIL Usa visto a -1.4. I dominanti mascherano bene grazie alla propaganda dei media la propria situazione di debolezza, la Cina monstra la sua debolezza decidendo provvedimenti monstre. Lo svuotamento della democrazia da noi fa il paio con il dominio assoluto, cioè sciolto da ogni vincolo, dei dominanti rispetto ai dominati. La ricchezza che si genera è l’altra faccia della decisione, presa 50 anni fa, grazie alla controffensiva del capitale, di aumentare il disagio sociale, zittire il proletariato ed impedire qualsiasi nuova sollevazione. Poi si prenderà il “modello Argentina” dei generali volto a rastrellare gli oppositori, qualora la crisi si aggravasse e la guerra avesse come teatro l’intera Europa. Il poeta Franco Fortini scrisse: “L’irta, la nera Europa la sua ombra allunga su di me, e mi fa orrore”.
Fonte: https://www.pianocontromercato.it/2022/04/29/democrazie-e-tirannide-come-guerra-di-classe/
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