L’importanza del lavoro
di MICHELE DURANTE (RI Genova)
Forse, per la prima volta da quando ho iniziato a lavorare (ho ventisette anni e ho iniziato a diciannove), ho la possibilità di ottenere un lavoro stabile con una retribuzione sufficiente a condurre una vita dignitosa, a comprarmi una casa e a mantenere la mia futura famiglia. Posso dire senza dubbio che anche solo la prospettiva di un lavoro stabile e dignitoso ti cambia la vita.
Ristabilire le condizioni affinché tutti possano beneficiare di un reddito sufficiente a condurre una vita libera che consenta di partecipare alla vita politica, economica e sociale del Paese sarà lo scopo politico della mia vita. Non scorderò mai questi anni di precarietà e sofferenza per la mancanza di prospettive.
Lavorare per ristabilire la piena occupazione di qualità in Italia è un dovere imposto dalla Costituzione del 1948 che non possiamo ignorare. Dobbiamo attuare il programma costituzionale a tutti i costi e per farlo dovremo cacciare i neoliberali dal potere, uscire dall’Unione europea e riportare la Costituzione al vertice dell’ordinamento italiano, stracciando i trattati europei che impongono disoccupazione, precarietà e aumento delle tasse e tutto ciò che impoverisce da decenni l’Italia.
Per farlo dovremo cacciare gli esecutori del programma europeista neoliberale, ossia il partito unico che ci governa e l’intera attuale classe dirigente che esso esprime. Lo faremo per le generazioni future: noi probabilmente dovremo soffrire e resistere ancora per un bel po’.
Ci libereremo.
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