Russia sponsor del terrorismo? L’esperto Lazzeri: “Scelta scellerata del Parlamento europeo. Si rischia la guerra aperta”. E su Zelensky… Aveva ragione Orsini?
di IL NODO DI GORDIO (Daniele Lazzeri)
Daniele Lazzeri, chairman dell’influente think-tank “Il nodo di Gordio” (di cui fa parte anche lo storico Franco Cardini), sbertuccia il Parlamento europeo sul riconoscimento della Russia come stato sponsor del terrorismo: “Una scelta scellerata, che complica ulteriormente i già delicati equilibri”. Si rischia dunque “una guerra aperta tra Oriente e Occidente”. Poi l’affondo su Zelensky: “Pur finanziato e armato dalle potenze occidentali, nemmeno il presidente ucraino può pensare di proseguire in una guerra al massacro che finirà per devastare ciò che resta dell’Ucraina”. Va a finire che ha ragione Orsini.
Se il tema non fosse serissimo e in ballo non ci fosse una possibile escalation nucleare e la minaccia di una Terza Guerra Mondiale, potremmo derubricare la decisione del Parlamento europeo di riconoscere la Russia come stato «sponsor del terrorismo» come un’Al-Qaeda qualsiasi a una «boiata pazzesca», per usare un’espressione di fantozziana memoria. Invece, parafrasando le parole di Ennio Flaiano, la situazione politica europea «è tragica ma non seria» e forse i politici che hanno preso questa decisione non sanno bene quello che fanno. Che è un po’ la sensazione che si ha, senza che nessuno si senta offeso, quando si commentano le azioni del Parlamento europeo. Ne abbiamo parlato con Daniele Lazzeri, chairman e fondatore dell’autorevole e influente think-tank «Il Nodo di Gordio». Il centro studi, accreditato presso il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale come Ente internazionalistico, viene descritto come «espressione di quel necessario dialogo tra Oriente e Occidente: un ponte culturale volto a favorire l’incontro tra due mondi distanti geograficamente ma uniti da uno spirito che affonda le proprie radici nella notte dei tempi». Nel board del think-tank anche il noto storico Franco Cardini, che in questi mesi ha battagliato in tv per raccontare una prospettiva diversa della guerra in Ucraina e fuori dal coro del «mainstream»: esternazioni che gli sono valse l’immancabile etichetta di «filo-putiniano». Che fantasia.
Continua a leggere l’intervista a Daniele Lazzeri su MOW: https://mowmag.com/attualita/russia-sponsor-del-terrorismo-l-esperto-lazzeri-scelta-scellerata-del-parlamento-europeo-si-rischia-la-guerra-aperta-e-su-zelensky-aveva-ragione-orsini
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