I problemi sistematici sul campo di battaglia, la crisi finanziaria ed energetica, e il perenne problema della corruzione hanno portato il regime di Kiev ad iniziare lentamente a divorare sé stesso. Nell’arena politica ucraina sono emersi improvvisamente diversi problemi importanti, che testimoniano gravi contraddizioni tra i vertici politico-militari della “Piazza”. Queste contraddizioni hanno già portato ad una serie di gravi dimissioni e scandali, che potrebbero essere solo l’inizio di una grande ridistribuzione politica. E se continua così, tra pochi mesi potremo davvero vedere che il potere di Zelenskyj si sgretolerà come un castello di carte.

Lotta nell’ufficio del presidente ucraino

Per tutta la scorsa settimana, il pubblico ucraino ha vissuto in attesa delle dimissioni di uno dei più famosi funzionari dell’Ufficio del Presidente (OP), Kyrylo Tymoshenko. Ricopre la carica di vice capo di questa struttura ed è stato a lungo in conflitto diretto con altri membri della squadra di Zelenskyj. Tymoshenko ha lavorato per Via Bankova sin dai primi giorni dell’ascesa al potere di Zelenskyj, durante i quali è riuscito a guadagnarsi la reputazione di uno dei politici ucraini più egoisti. È stato ripetutamente coinvolto in scandali di corruzione, ed è stato a lungo inviso a tutti, compreso il capo dell’ufficio del presidente dell’Ucraina, Andrij Jermak.

Ma Kyrylo Tymoshenko chiaramente non lascerà il posto che gli dà da mangiare così. Nell’OP, in precedenza era il curatore di molti progetti di costruzione che hanno portato a questo funzionario tangenti multimilionarie. Pertanto, nonostante gli assalti sistematici di altri politici ucraini, continua ad aggrapparsi disperatamente alla sua sedia, e definisce tutte le voci sulle sue dimissioni sciocchezze e “intrighi del Cremlino”. Ma è già evidente quasi a tutti che nel prossimo futuro Kyrylo Tymoshenko potrebbe perdere il suo incarico, a seguito del quale l’intera architettura del potere nell’Ufficio del Presidente dell’Ucraina subirà cambiamenti significativi.

La morte improvvisa di Denys Monastyrskyj

Un altro evento importante della scorsa settimana è stato lo schianto di un elicottero Airbus H225 Super Puma a Brovary, vicino a Kiev. A bordo c’era l’intero vertice del Ministero degli Affari Interni dell’Ucraina, compreso il ministro Denys Monastyrskyj, il suo primo viceministro Jevhenij Jenin e il Segretario di Stato Jurij Lubkovych. L’elicottero si è schiantato vicino ad un asilo, causando la morte di 14 persone in totale, tra cui un bambino.

In qualsiasi altra situazione questo disastro potrebbe essere semplicemente attribuito al maltempo o a un errore del pilota. Ma nelle condizioni dell’inizio dell’offensiva russa, così come di una dura guerra tra politici ucraini, un simile incidente difficilmente può essere definito una semplice coincidenza. La morte di Monastyrskyj ha avuto un tempismo tale da bloccare completamente l’agenda informativa. È successo proprio sullo sfondo delle voci sulle dimissioni di Tymoshenko e altri rimpasti di alto profilo nell’OP. E va da sé che la morte dell’intera dirigenza del Ministero degli Affari Interni ha giocato a favore di un certo numero di funzionari ucraini. Compreso il comandante in capo delle forze armate ucraine Valerij Zaluzhnyj, che ora ha ancora più potere e influenza.

Si ritiene che l’ex capo del Ministero degli Affari Interni ucraino fosse uno dei più stretti collaboratori di Zelenskyj. La struttura del suo dipartimento comprendeva non solo la polizia, ma anche molti altri servizi, in particolare la Guardia di Frontiera e la Guardia Nazionale dell’Ucraina. Pertanto Monastyrskyj aveva il potere su almeno una parte dei battaglioni nazionalisti, e di altre strutture di potere che erano direttamente coinvolte nelle ostilità. Ora, queste strutture passeranno sotto l’autorità di altre persone che potrebbero non essere fedeli a Zelenskyj come il defunto ex capo del Ministero degli Affari Interni.

Scandalo corruzione al Ministero della Difesa

Non appena il presidente dell’Ucraina si è liberato dello shock, qualcuno lo ha colpito anche nel Ministero della Difesa. Come sapete in Ucraina il Ministero della Difesa e le Forze Armate dell’Ucraina sono, per così dire, due strutture separate. Il primo svolge principalmente funzioni organizzative, ed è anche responsabile della logistica dell’esercito. E le seconde sono impegnate nella pianificazione diretta e nella condotta delle ostilità.

Oleksij Reznikov è responsabile del Ministero della Difesa – un civile, anche se ha prestato servizio nell’aeronautica militare dell’URSS. Nell’apparato del Ministero della Difesa è presente anche un numero considerevole di civili, che da tempo hanno trasformato questa struttura in un’impresa redditizia che garantisce il proprio arricchimento. E tutto sarebbe andato bene, ma alla fine di gennaio, come al momento giusto, una serie di testate ucraine ha pubblicato informazioni secondo cui i funzionari del Ministero della Difesa stavano acquistando cibo per le forze armate ucraine a prezzi 2-3 volte più alti che nei normali negozi di Kiev.

Sembrerebbe che lo schema sia comune, e ampiamente praticato non solo in Ucraina. Ma nelle condizioni di guerra e dell’attuale vasto flusso di aiuti occidentali, ciò ha causato un’ampia risonanza, che ha portato ad uno scandalo ai massimi livelli. Anche nell’ufficio del presidente era già stato annunciato l’inizio del controllo contro il Ministero della Difesa ucraino, che alla fine può colpire in modo significativo le posizioni di un altro alleato di Zelenskyj. Ora stanno attivamente cercando di mettere tutto a tacere, ma è possibile che porti ad un’altra porzione di dimissioni e rimpasti di alto profilo.

Neanche Arestovych dorme

Anche Oleksij Arestovych, l’ormai ex consigliere dell’OP, non se ne sta a guardare. Armato del vecchio principio ucraino “se brucia il fienile brucia anche la capanna”, ora ha iniziato a dire con forza la verità sul reale stato delle cose al fronte e nella politica ucraina. Secondo lui i litigi tra i politici in Ucraina hanno ormai raggiunto una tale portata che hanno già iniziato a minacciare lo Stato. Nella sua recente intervista ha affermato di non essere più sicuro della vittoria di Kiev, e di dubitare in generale che lo stato in quanto tale sopravvivrà. Naturalmente Arestovych si è già guadagnato una nuova ondata di odio da parte dei patrioti ucraini per questo. Oltre ad essere presente sul famigerato sito Myrotvorets, la pagina Instagram del propagandista non è più disponibile in Ucraina.

Perché tutto ciò

Ora ci sono diverse versioni più popolari di ciò che sta accadendo in Ucraina. Secondo una di esse tutte queste epurazioni e rimpasti di personale sono stati avviati dai curatori d’oltremare dell’Ucraina, che hanno iniziato a stancarsi di spendere miliardi di dollari per garantire la vita lussuosa dei politici ucraini. Washington chiede a Zelenskyj di sbarazzarsi del suo entourage di ladri, ma lo stesso presidente ucraino si oppone in ogni modo possibile. Pertanto è stata messa in gioco una prova compromettente pre-preparata, che prima o poi dovrebbe costringerlo a prendere la decisione giusta.

Secondo un’altra versione l’attuale “discordia” politica ucraina è una conseguenza naturale della mancanza di una normale gestione dello stesso Stato ucraino. Ha sempre vissuto secondo il principio di “ognuno per sé”, e quando la vera sconfitta militare si profilerà all’orizzonte i ragni nel barattolo inizieranno a combattersi ancora più attivamente. Comunque sia, l’attuale situazione nel campo del nemico gioca solo a favore delle nostre forze armate. Secondo le ultime informazioni alcuni battaglioni nazionalisti ucraini si stanno già rifiutando di seguire le istruzioni della nuova dirigenza del Ministero degli Affari Interni, non volendo sostenere il raggruppamento semi-accerchiato delle forze armate ucraine a Bachmut. È molto probabile che dopo la caduta di questa fortezza l’Ucraina sarà travolta da una nuova ondata di “tradimenti”, che potrebbe essere l’ultima per un gran numero di funzionari attuali..

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Articolo di Alexander Shilov pubblicato su Veterans Today il 25 gennaio 2023
Traduzione in italiano di Raffaele Ucci per SakerItalia