ORCHI PER LEGGE? NO GRAZIE, DOBBIAMO SALVARE L’INNOCENZA
di La Croce Quotidiano (Fabio Annovazzi)
Sino a non molti anni orsono esisteva una fascia serale televisiva di rispetto dei minori in cui era vietatissimo mostrare immagini crude a sfondo sessuale o altamente violente. Non so se questa norma esista ancora, e venga ottemperata, ma francamente credo sia l’ultimo dei problemi visti i danni che si stanno volutamente procurando alle menti dei ragazzini. Sapevo che la perfida ideologia gender era entrata prepotentemente nelle scuole di ogni grado, mai avrei immaginato che un livello di depravazione simile fosse arrivato anche nella nostra periferia esistenziale montana.
Sabato scorso, con gli amici Walter e Michele, abbiamo volantinato ad un mercato della bassa valle Brembana per cercare di mettere sul chi va là i genitori verso quegli istituti scolastici che vogliono traviare l’innocenza dei fanciulli, con lezioni semi pornografiche, senza il consenso preventivo della famiglia. Quanto è successo ha del clamoroso e sta a dimostrare il degrado morale prodotto dalla legge 107/2015 e denominata, credo ironicamente, “buona scuola”. Papà e mamme che, appena ci hanno visto, sono venuti al tavolino (loro da noi!) preoccupati a raccontare particolari e storie altamente raccapriccianti. Ne elenco, parzialmente, alcune di seguito. Bambini di quarta elementare messi davanti agli organi sessuali, appositamente illuminati, in funzione esplicita e, diciamo così, riproduttiva. Per tutti un trauma immenso, raccontato a stento ai genitori, di difficile digestione.
Bimbi di sette anni che si ritrovano alla cattedra un maestro che improvvisamente vuole essere chiamato “maestra”, perché si trucca e ha atteggiamenti tipici del mondo femminile. Ragazzi di seconda superiore che in un ora buca della mattinata debbono assistere ad un comizio in grande stile, senza contraddittorio, da parte di non noti personaggi che cercano di spiegargli che i “generi” ormai sono più di due e la famiglia tradizionale è vetusta e da cestinare, in nome di una fantomatica libertà di scelta. Una maestra che ci ha garantito di essersi rifiutata, nonostante le forti rimostranze del dirigente scolastico, di parlare di fluidità di genere e di masturbazione a dei bambini della scuola dell’infanzia. Faccio notare che tutto questo è avvenuto senza avvisare i genitori minimamente, compiendo in tal modo un abuso ignobile, gravissimo e anti costituzionale contro la famiglia.
Ometto volutamente di raccontare altre vicende pruriginose, per il rispetto, e la richiesta di privacy, da parte dei diretti interessati. Per quanto mi riguarda è stata una mattinata sconvolgente, nemmeno nei peggiori incubi notturni avrei mai immaginato di trovarmi a sentire storie di orchi che hanno una legge che sdogana la loro macabra attività. Sulla pelle di bambini innocenti e spaesati per altro. So benissimo che l’OMS, l’unione europea, e una parte altamente minoritaria delle famiglie non la pensa come me ed è favorevole a questo tipo di “educazione”, se così la si può sarcasticamente chiamare, ma ciò non toglie che è ora di piantarla con questa colonizzazione ideologica sulla mente degli innocenti. Perché turbare i bimbi in una fase tanto delicata dello sviluppo in cui certe cose sono al di là di venire? A loro non gliene frega un emerito tubo del sesso! Per favore non raccontatemi la favola che tanto certe immagini le vedono già sugli schermi, come guardare il dito anziché la Luna, questo è un orribile abuso in grande stile a cui degli adulti che hanno ancora un pizzico di senno dovrebbero ribellarsi. Non so a chi giovi la sessualizzazione precoce degli infanti, sicuramente non alle nascite visto l’andazzo, probabilmente ad aumentare i quattrini di un turpe mercato dell’hard anche troppo fiorente. Ma così facendo, a mio modo di vedere, ci si rende complici di uno scempio educativo mostruoso, mentre una moltitudine di papà e di mamme, ignari e distratti dal quotidiano della vita, credono fiduciosi che la scuola insegni ai propri figli principi etici e morali sani. Ad aumentare le dosi di voluta confusione ci pensano poi le ignobili paginate tutto gender del diario di Smemoranda, l’introduzione della carriera alias in centinaia di istituti superiori, e certi vomitevoli film a tema della Walt Disney. Niente da dire: colonizzazione ideologica completata in grande stile, sulla pelle dei più fragili. E tutto di soppiatto. Mi permetto solo due incisi per cercare di capovolgere questo quadro a tinte fosche. Primo: il pudore, il rispetto della propria e altrui corporeità, la miriade di esempi familiari positivi, non esistono più, nessuno li insegna da decenni, sembra che tutto debba essere messo in piazza o riprodotto in un video, in una sessualità che ormai è solo pura genitalità e sfogo dei propri (spesso disordinati) istinti primordiali.
Poi, per giunta, si ha la faccia tosta persino di parlare di amore. Con che coraggio! Secondo: nel Vangelo le parole più dure del Cristo sono contro chi da scandalo verso gli innocenti. “Sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina da mulino e fosse gettato in fondo al mare”.
Questo lo dico soprattutto alla sottospecie di cattolici che hanno inveito contro quel papà che si era palesemente lamentato dell’inopinato “cambio di sesso” del maestro, dicendogli che così facendo non era un vero cristiano in quanto non rispettava le scelte altrui. Forse costoro dimenticano che Papa Francesco (da loro tirato in ballo sempre a sproposito) ha usato parole di fuoco contro il gender, definendolo senza mezzi termini e in più riprese come uno sbaglio della mente umana. Per quanto mi riguarda ritengo, e lo ripeterò sinché avrò fiato in gola, che sia ora di smetterla con tutte queste pagliacciate che vogliono sostituirsi alla famiglia nel suo ruolo educativo primario, specie nel delicato campo della sessualità. Credo che sia ora di finirla una volta per tutte anche con questi nuovi neologismi, e finte lotte al bullismo, che imperversano ovunque, sono solo una foglia di fico che non copre un marciume intrinseco. Credo che sia ora di finirla anche con questa barbosa guerra tra i sessi, scatenata ad arte unicamente per decostruire la mascolinità e la femminilità.
Cari genitori che magari state leggendo, informatevi, chiedete alla segreteria della vostra scuola il consenso informato preventivo, obbligatorio per ogni attività scolastica ed extra, gli orchi nelle favole dei bambini sono dei perdenti e finiscono infilzati, non lasciate che vincano nella mente dei vostri figli. Vi diranno che sono i nuovi standard di educazione e che non siamo più nel medioevo. Falsi e ipocriti come Giuda Iscariota. Ma quale progresso che sono solo bambini! Lasciamoli vivere la loro età serenamente e in spirito lieto, non turbiamoli con ideologie e mode scellerate, ne va del nostro futuro. Stiamo follemente segando la pianta su cui abitiamo, fermiamoci o ci sfracelleremo tutti al suolo. Dobbiamo salvare l’innocenza, è l’unica speranza che ci resta.
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