ERAVAMO NEL 1992…
di STEFANO D’ANDREA
C’è una Direttiva (anzi prima c’è una decennale battaglia dottrinale a favore della rendita, battaglia recepita dalla Direttiva), poi c’è una Commissione che scrive la legge delegata, e che accoglie tutte le norme facoltative scritte dalla Direttiva (oltre quelle obbligatorie), poi c’è un funzionario ministeriale che scrive la legge Delega, quando già la legge delegata era stata scritta. Poi c’è l’intervento di un politico che fa riscrivere la legge delega sulla base della legge delegata scritta dalla Commissione. Infine c’è il voto del Parlamento che approva la delega, contenuta in una legge che contiene altre 51 deleghe legislative (e molte altre norme di principio che rinviano a regolamenti che avrebbero attuato altre 60 direttive comunitarie).
La politica italiana non ha colpe.
La politica è morta da tempo. È morta dopo un paio di decenni in cui veniva ferita con colpi mortali dall’organizzazione europea.
I tecnici hanno voluto, ordinato e suggerito dall’Europa, scritto legge delega e legge delegata. Il Parlamento ha premuto il tasto. Eravamo nel 1992.
Commenti recenti