LODE ALLA SFORZO: ORIENTE E OCCIDENTE
di STEFANO D’ANDREA
Bisogna essere enormemente ideologizzati e ingannati per negare che LO SFORZO (in tutto, anche nella memorizzazione) sia il fondamento dello sviluppo di tutte le qualità e capacità mentali, intellettive e intellettuali.
Nello sport nessuno nega che l’allenamento consista nell’abitudine allo sforzo, che significa fare sempre di più man mano che si è più allenati, in modo da finire sempre quando si è molto stanchi (a parte le sedute leggere di chi si allena 12 volte a settimana).
Invece i cretini, i pedagogisti da strapazzo, i new age, i buoni, i buonisti, i protettivi, gli angosciati per le sofferenze, le cacchette timorose che i figli vengano bocciati, gli odiatori del rischio della tensione e della sconfitta, gli amanti degli ecovillaggi, i narcisi che rimuovono i propri limiti, i mediocri contenti di se stessi – insomma tanti nostri amici e parenti, spesso bravissime persone – credono che la capacità di pensare, ossia l’intelligenza, non implichi un enorme e continuo sforzo.
Tutto ciò è ridicolo e meschino ma È l’OCCIDENTE OGGI.
Non è un problema di classi dirigenti. È un problema di popoli, anche se una classe dirigente caduta dal cielo risolverebbe il problema, con una nuova dominanza.
Intanto in questa fase storica prepariamoci ad essere sconfitti dall’oriente, sotto tutti i profili. È nella logica delle cose ed è inevitabile.
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