Lo strano caso dei leak del Pentagono
di THE SUBMARINE (Alessandro Massone)
Negli ambienti della Difesa statunitense sta montando la preoccupazione per i leak emersi sulla stampa nel corso della settimana scorsa. Si tratta di un caso nettamente diverso dai precedenti, e per molti aspetti più pericoloso per gli Stati Uniti
Negli ambienti della Difesa statunitense sta montando la preoccupazione per i leak emersi sulla stampa nel corso della settimana scorsa. Si tratta di un caso nettamente diverso dai precedenti, e per molti aspetti più pericoloso per gli Stati Uniti: si tratta di documenti molto recenti — alcuni hanno appena 40 giorni — e parlano di operazioni in corso, o comunque commentano l’attualità della situazione geopolitica globale. Alcune carte parlano della situazione della guerra in Ucraina, di come la difesa anti–aerea di Kyiv stia finendo i missili e di come gli Stati Uniti stiano spiando la Corea del Sud per monitorarne l’impegno nel sostegno alla guerra. Altri leak allargano lo sguardo al resto del mondo: in un documento, le spie statunitensi scrivono di aver colto colleghi russi mentre si vantavano di aver convinto gli Emirati Arabi Uniti a “lavorare insieme contro le agenzie dell’intelligence statunitensi e britanniche;” un altro report rivela che la Turchia sarebbe stata avvicinata da rappresentanti del gruppo Wagner che chiedevano armamenti. In un altro documento, le spie statunitensi scrivono di un attacco hacker — finora rimasto segreto — contro la rete di distribuzione gas canadese. Secondo l’intelligence statunitense la Cina non avrebbe ancora armato la Russia, ma i funzionari cinesi potrebbero decidere di farlo se l’Ucraina dovesse attaccare territori russi con armi fornite dalla Nato. Il Washington Post ha pubblicato una lista di tutte le principali rivelazioni.
È estremamente inusuale anche come questi documenti sono stati pubblicati, rispetto a leak precedenti — coordinati da Wikileaks o nel contesto delle rivelazioni di Edward Snowden. Bellingcat sta cercando di ricostruirne la provenienza ed è una storia singolare. I primi documenti sono stati rintracciati per la prima volta su un server Discord dedicato a Minecraft — sì, il videogioco — e uno YouTuber filippino, WowMao. Uno dei messaggi rintracciati da Bellingcat mostra dei documenti caricati senza preoccupazione per “vincere” una discussione sulla guerra in Ucraina su un canale di mappe per Minecraft. In seguito, quei documenti sono stati diffusi organicamente su 4Chan e Telegram, dove almeno uno è stato editato in modo grossolano per aumentare il numero di soldati ucraini uccisi in battaglia.
Non è chiaro se il server dedicato a WowMao sia la fonte originale dei documenti: sembra che i documenti fossero stati diffusi su un altro server — Thug Shaker Central, che ora non esiste più ed è stato solo citato come testimonianza da alcuni utenti. Il server cambiava spesso nome e aveva una comunità ristretta di utenti, che parlava di videogiochi, era fan dello youtuber Oxide, e si interessava di cristianesimo ortodosso. Non si trattava di un server di “politica,” ma i membri erano tutti di destra e spesso sul server venivano usate espressioni offensive xenofobe e meme razzisti.
Di fronte alla pubblicazione disordinata delle carte — il Pentagono teme che sia solo l’inizio — le autorità internazionali hanno faticato ad accordarsi su una linea: Mychajlo Podoljak, consigliere dell’ufficio di Zelenskyj, ha dichiarato che non crede le carte siano vere e sostiene siano state distribuite dalla Russia; ma la reazione dell’intelligence statunitense non lascia molti dubbi sulla loro veridicità. Dall’altra parte del conflitto, il portavoce di Putin Dmitrij Peskov sostiene che i documenti provino quanto gli Stati Uniti e la Nato siano impegnati in Ucraina.
Fonte: https://thesubmarine.it/2023/04/11/lo-strano-caso-dei-leak-del-pentagono/
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