Bollette a Tutele Graduali: una Burla?
di TELEBORSA (Guido Salerno Aletta)
Stesse condizioni economiche del “Libero Mercato”
Per le bollette elettriche e del gas è stata decisa la abolizione della tutela di prezzo, che finora era prevista per il “mercato tutelato”.
La completa liberalizzazione dei prezzi delle forniture al dettaglio dell’energia elettrica ad “uso domestico” e del gas ad uso “cottura, acqua calda e riscaldamento” rappresenta l’ultimo segmento del processo di abolizione dei monopoli pubblici.
Nella prima fase si era proceduto alla vendita all’asta di una gran parte delle “Genco”, le centrali di generazione elettrica dell’Enel, stabilendo altresì la facoltà dei privati di installare centrali proprie.
C’è stata una gradualità nel processo di apertura del mercato al dettaglio, creando due segmenti:
un “mercato libero” per gli utenti che volevano lasciare il precedente sistema della fornitura in monopolio ed a prezzo sorvegliato
ed un “mercato tutelato” in cui il prezzo delle forniture veniva ancora regolato mediante la fissazione di un Prezzo Unico Nazionale (PUN) da parte del Regolatore (ARERA) sulla base delle evidenze fornite quotidianamente dall’incrocio tra domanda ed offerta.
In questo modo, coloro che avessero sottoscritto un contratto a prezzi di “libero mercato” avrebbero potuto contare su un prezzo generalmente predeterminato e stabile della fornitura per tutta la durata pattuita, generalmente per un biennio ovvero per un triennio.
Coloro che invece rimanevano clienti del “servizio unico nazionale” gestito dall’ENEL, poi trasformato in “mercato tutelato”, avevano un contratto a tempo illimitato con i prezzi delle forniture stabiliti di volta in volta dal Regolatore.
Nella pratica, è successo questo:
In un primo periodo, fino alla primavera del 2021, si è verificato un rilevante abbassamento dei prezzi internazionali delle componenti energetiche necessarie a produrre l’energia elettrica, in Italia si usa soprattutto il gas metano, e conseguentemente i prezzi del “mercato tutelato” fissati dal Regolatore si sono adeguati a questo andamento. I clienti, anzi meglio dire gli utenti rimasti con le forniture del “mercato tutelato” hanno visto scendere l’importo delle bollette pagate per la fornitura di luce e gas. Al contrario, coloro che avevano stipulato un contratto di “libero mercato”, avendo pattuito un prezzo fisso per le forniture, non hanno beneficiato della riduzione dei prezzi delle componenti energetiche sui mercati internazionali.
In un secondo periodo, dopo la primavera del 2021, sui mercati internazionali dell’energia si è registrato un fortissimo aumento dei prezzi. Ne è conseguito che sono aumentati in modo rilevante anche il prezzo rilevato quotidianamente dal Regolatore in ordine all’incrocio tra domanda ed offerta e quindi del PUN sulla cui base viene fissato il prezzo in bolletta delle forniture degli utenti del “mercato tutelato”. Al contrario, i clienti che avevano sottoscritto un contratto di “libero mercato” a prezzo fisso, non hanno visto aumentare le loro bollette: per questo motivo sono stati protetti dal maggior costo sui mercati internazionali dei prodotti energetici.
Siamo di fronte ad una decisione del Regolatore, che prevede la fine del “mercato tutelato”, dimostratosi poco funzionale per via del fatto che il PUN viene fissato sulla base dell’offerta marginale dell’asta giornaliera, e cioè al prezzo più alto registrato sul mercato:
per il gas, fatta eccezione per i clienti domestici vulnerabili, la fine è prevista per il 31 dicembre prossimo;
per l’energia elettrica, a partire dal mese di aprile del 2024, è prevista l’erogazione di un Servizio di Tutele Graduali (STG) a coloro che entro quel termine non avranno scelto un operatore stipulando un contratto di “libero mercato”.
Si stabilisce che le condizioni economiche, cioè i prezzi in bolletta, delle forniture offerte dagli operatori che saranno selezionati dal Regolatore per operare nell’ambito del Servizio a Tutele Graduali (STG) saranno identiche a quelle che vengono offerte da questi operatori sul “libero mercato”: le Tutele Graduali riguardano solo taluni aspetti legali del contratto, ed in particolate le tempistiche di fatturazione, le garanzie richieste al cliente e le modalità di pagamento. Si precisa infatti che: “Le condizioni contrattuali del Servizio a Tutele Graduali corrispondono a quelle delle offerte a Prezzo Libero a Condizioni Equiparate di Tutela”.
All’approssimarsi di queste scadenze, i fornitori hanno predisposto offerte con prezzi generalmente molto alti, che scontano la fortissima incertezza che regna sugli andamenti delle forniture sui mercati internazionali. Dovendo offrire un prezzo fisso per due o tre anni, e talora non avendo contratti di approvvigionamenti a lungo sui mercati internazionali, i fornitori si mettono al sicuro proponendo contratti a prezzi molto alti: riducono il proprio rischio e lo scaricano sui clienti.
In pratica, milioni di famiglie dovranno scegliere un fornitore stipulando un contratto di “libero mercato” con offerte spesso molto care.
In conclusione: a coloro che entro il termine di chiusura del “mercato tutelato” non avranno stipulato un contratto di “libero mercato”, e che usufruiranno automaticamente del “Servizio a Tutele Graduali”, saranno applicate:
per il gas, le condizioni economiche a Prezzo Libero offertegli dall’Operatore da cui hanno ricevuto in precedenza la fornitura del gas;
per l’elettricità, le condizioni economiche a Prezzo libero offerte sul mercato dall’Operatore che verrà selezionato dal Regolatore per ciascuna area territoriale.
Fonte: https://www.teleborsa.it/Editoriali/2023/12/01/bollette-a-tutele-graduali-una-burla-1.html
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