Finti fascisti, finti comunisti e ancor più fasulli antifascisti
da CONFLITTI E STRATEGIE (Gianfranco La Grassa)
Ci risiamo, si avvicina un altro 25 aprile in cui finti fascisti e finti comunisti si divideranno sulla resistenza e la liberazione, simulando divaricazioni ideologiche ormai sepolte dalla storia ad uso di un presente privo di principi e di sincerità. La resistenza fu un fenomeno minimale se letto nel contesto del conflitto mondiale e non ebbe alcun peso sulle sorti della guerra e sul destino post-bellico dell’Italia che finì sotto il tallone di ferro straniero. Sicuramente fu di grande valore simbolico, costó la vita a molti coraggiosi, ma fu combattuta soprattutto dai comunisti mentre le altre frange politiche ebbero un ruolo del tutto marginale nei fatti e sovradimensionato nella narrazione. Cossiga, tra gli altri, parló di guerriglia partigiana composta al 80 percento da comunisti, molti meno socialisti, azionisti e democratico-cristiani, liberali ecc. La liberazione fu invece una grande fake-news ancora in auge con la quale mascherare l’occupazione alleata dell’Italia, con gli americani in testa che divennero padroni di tutto il Paese come lo sono ancora oggi. La Liberazione è dunque propaganda di prepotenti forestieri alimentata dai loro camerieri, politici e intellettuali. Tuttavia, valorosi furono anche tanti fascisti che fino all’ultimo tennero fede alla loro parte e morirono resistendo, a loro volta, con onore e opponendosi all’ultimo sangue ai nemici, mentre tanti altri opportunisti, soprattutto nelle alte sfere militari, burocratiche e politiche si affrettarono a rinnegare responsabilità e oneri, dopo aver abusato degli onori, per iniziare l’opera di riciclo nel nuovo corso o anche solo per farla franca. Poiché non esiste la parte giusta o sbagliata della storia ma solo quella perdente o vincente, è necessario dare a tutti il posto che meritano in quelle vicende ormai lontane. La storia si basa sui torti e non sulle ragioni, altrimenti sarebbe già finita come qualcuno ha provato a propinarci.
Un 25 aprile diverso e veritiero dovrebbe invece spostare l’attenzione sui crimini di americani, inglesi e soldati di altre nazioni al seguito di questi (https://issuu.com/rivista.militare1/docs/70_anni_fa_l_assalto_degli_alleati_alla_sicilia/s/19249066) Sia prima del 8 settembre che dopo questa data, con stragi, persecuzioni e vendette inutili. Ovviamente, finti fascisti, finti comunisti e ancor più fasulli antifascisti si guarderanno bene dal ricordarli perché non si deve infrangere la mitologia degli americani buoni, invece assassini anche peggiori degli altri. Questi sarebbero i nostri liberatori!
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