La grande ammucchiata
di GABRIELE GERMANI (Pagina FB)
La grande ammucchiata
“Siamo pronti a sostenere Ursula von der Leyen … Se saremo parte della coalizione”, così i Verdi europei.
La politica europea è a livello coloniale, procede con il pilota automatico. Non importa chi vinca o perda le elezioni, avremo sempre e comunque la stessa classe dirigente che deve fare le stesse scelte.
Frasi come “Va bene anche l’estrema destra purché filo-ucraina” o la giravolta di Marine Le Pen, passata da “no armi all’Ucraina” a “daremo solo armi difensive”, indicano un clima generale.
Il processo di de-industrializzazione europea deve procedere, la guerra alla Russia deve continuare, la spaccatura in seno al vecchio continente deve andare avanti, separando la manifattura tedesca e in parte quella francese e italiana dalle grandi riserve minerali e energetiche russe, centroasiatiche e siberiane.
Questa è la grande ossessione della geopolitica anglosassone da inizio Novecento: separare le risorse del centro continente-mondo dalle industrie e dalle città europee (e estremo-orientali).
In questo si estrinseca il rapporto coloniale europeo con gli USA e la subordinazione dell’UE alla NATO (di cui nasce e rimane ancella), scopo dell’UE è ingabbiare gli Stati europei in regole di mercato e produzione anti-economiche, coalizzarli in una guerra utile a oltreoceano e infine usata per de-industrializzare e impoverire il continente. Tanto per fare un esempio plastico, noi interrompiamo le importazioni di gas russo per importare quello USA, più costoso e (ridicolo!) inquinante.
La sparata dei Verdi e del maggior partito della destra radicale francese descrive bene il gioco in cui ci troviamo: la nostra classe dirigente risponde ad interessi ALTRI, stranieri, siamo in balia di una borghesia compradora. La soluzione non possono essere loro.
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