Trump toglie le sanzioni alla Siria e altre notizie interessanti
di LIMES (Mirko Mussetti)
USA – SIRIA
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo per ritirare le sanzioni imposte alla Siria durante il regime di Bashar al-Asad. Il provvedimento della Casa Bianca punta ad aiutare il nuovo governo di Ahmad al-Shara’a (Jolani) a ricostruire il tessuto sociale del paese levantino. La cancellazione delle restrizioni e l’afflusso di nuovi investimenti occidentali a Damasco servono anche a ripulire l’immagine di un esecutivo composto in larga misura da ex combattenti jihadisti, a partire dal capo di Stato ad interim Jolani, già membro dello Stato Islamico e di al-Qaida. La misura era stata annunciata durante la visita del tycoon in Medio Oriente a maggio.
Per approfondire: Le potenze esterne si spartiscono una Siria non pacificata
ISRAELE VS PALESTINA
Le Forze armate di Israele (Idf, Tzahal) hanno intensificato i bombardamenti sulla Striscia di Gaza, uccidendo nelle ultime ore almeno 60 palestinesi. Migliaia di civili sono stati costretti ad abbandonare la città di Gaza in seguito a un ordine di evacuazione diramato dalle Idf. Il consigliere del primo ministro israeliano Binyamin Netanyahu – Ron Dermer – è atteso a Washington per discutere con il principale alleato una tregua nell’exclave palestinese. Il governo di “re Bibi” avrebbe accettato un cessate-il-fuoco di 60 giorni proposto dagli Stati Uniti, ma Hamas esige il ritiro di Tzahal dalla Striscia. Intanto, nei territori occupati della Cisgiordania si sono verificati episodi di violenza tra i coloni israeliani più estremisti e le Idf: dopo giorni di scontri con i civili palestinesi a Kafr Malik, alcuni militanti israeliani hanno attaccato un sito militare e incendiato dei veicoli.
Per approfondire: La marcia dei coloni e la sfilata di Rāmallāh

RUSSIA VS AZERBAIGIAN
Le forze dell’ordine dell’Azerbaigian hanno fatto irruzione nella sede dell’agenzia di stampa russa Sputnik a Baku, arrestando il direttore Igor Kartavykh e il caporedattore Yevgeny Belousov, accusati di operare nonostante il ritiro dell’accreditamento e di ricevere finanziamenti illeciti. Il ministero degli Esteri della Federazione Russa ha immediatamente convocato l’ambasciatore dell’Azerbaigian a Mosca Rahman Mustafayev per esprimere sconforto e denunciare la “detenzione illegale” di giornalisti russi. Le relazioni tra Mosca e Baku sono precipitate in seguito all’uccisione di due cittadini azeri durante un’operazione di polizia a Ekaterinburg nell’oblast’ di Sverdlovsk nella regione degli Urali. Per le autorità moscovite si è trattato di un blitz contro un pericoloso gruppo criminale, ma per Baku le uccisioni sono state motivate da ragioni etniche. L’Azerbaigian ha anche annullato eventi culturali russi, ritirando una delegazione parlamentare da Mosca e cancellando la visita nella capitale azerbaigiana del vicepremier russo Aleksej Overchuk.
Per approfondire: Medio Oriente e Caucaso si incontrano a Baku

MED 5 – MIGRANTI
I paesi Med 5 – Italia, Spagna, Malta, Grecia, Cipro – hanno inviato una lettera alla Commissione Europea per esprimere preoccupazione per l’intesa in fase di definizione fra Regno Unito e Francia sulle politiche migratorie. L’accordo tra Londra e Parigi, negoziato al di fuori del contesto Ue, potrebbe incrementare la pressione migratoria sui paesi meridionali del Vecchio Continente. Il patto consentirebbe al Regno Unito di respingere in Francia i migranti irregolari, pur impegnandosi ad accogliere le persone che dall’Esagono perseguono il ricongiungimento familiare. I Med 5 temono che i migranti possano quindi essere trasferiti più a sud. Tale scenario andrebbe a gravare ancor di più sui paesi mediterranei.
Per approfondire: La linea della palma






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