Toni Negri sulle elezioni europee

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6 risposte

  1. Aaron ha detto:

    Marino complimenti per l'articolo !

     

    aaron

  2. stefano.dandrea ha detto:

    Do il benvenuto a Marino Badiale, che da oggi è un nuovo collaboratore di Appello al Popolo. Ovviamente condivido anche le virgole di ciò che Marino ha scritto.

  3. Pao de Açucar ha detto:

    Dice Badiale:

    “Il capitalismo non genera nessun soggetto rivoluzionario. Spingere lo sviluppo capitalistico non accelera la rivoluzione ma semplicemente approfondisce il dominio capitalistico”

    Purtroppo Badiale, come spesso accade negli intellettuali che si compiacciono di ostentare la loro disillusione sul popolo, parte da riconoscimento della fallacia di una posizione filosofica e politica per cadere immediatamente nell’errore diametralmente opposto (se si vuole capire a fondo il motivo del tracollo della sinistra dalla fine degli anni ’70 in poi lo si può ritrovare precisamente in questa incapacità tipicamente piccolo borghese di accettare l’autentica realtà del “contatto con il popolo”).

    Badiale in questo articolo e segnatamente nella frase che ho citato, che mette in evidenza come il capitalismo non generi un soggetto politico, sta dicendo che nemmeno la “presa di coscienza” della vera natura del capitalismo può generare una consapevole risposta politica anzi, sostiene Badiale, questa stessa presa di coscienza è fonte di ulteriore alienazione (alienazione alla quale sono soggetti quasi tutti – Badiale dice “la stragrande maggioranza” – meno che Badiale e alcuni suoi amici, colleghi e parenti più stretti).

    Badiale, che è un anticapitalista, dice espressamente che la stragrande maggioranza degli anticapitalisti è composta da individui con la personalità distorta con i quali è impossibile lavorare (poco sotto riporto il passo dello scritto dove lo afferma); Badiale inoltre specifica nel dettaglio il numero di persone con le quali è possibile un discorso e vi interesserà sapere che si tratta ad occhio dell’1% della popolazione.

    1%…Badiale sapendo di non poter far parte del famoso 1% che detiene la maggior parte delle ricchezze e del potere mondiale ci tiene comunque a inserirsi in un qualche 1% che gli dia un minimo di prestigio e se ne inventa una tutto suo stabilendo che quelli al di fuori sono afflitti da “distorsioni della personalità”.
    A parte gli scherzi leggete questa cosa allucinante, un vero ouburst di parossismo della distinzione sociale piccolo borghese nei termini descritti molto bene da Pierre Bourdieu, scritta dal signor Marino Badiale

    “Infatti, la stragrande maggioranza degli anticapitalisti attuali è costituita da persone che presentano distorsioni della personalità tali da renderle non affidabili per un lavoro collettivo. Il motivo di questo dato di fatto può essere spiegato: proprio l’estrema pervasività attuale della manipolazione capitalistica degli individui, proprio il fatto che oggi il capitalismo plasma gli individui in profondità, fa sì che lo sviluppo di coerenti posizioni anticapitaliste è possibile solo attraverso un travaglio personale profondo, che il più delle volte è motivato da grandi sofferenze individuali, variamente originate. Questo tipo di esperienze finiscono col plasmare persone che da una parte sviluppano capacità di comprensione dei principali problemi della nostra realtà politica e sociale, dall’altra pagano questa lucidità con vari tipi di distorsioni della personalità. Queste distorsioni, che possono essere le più diverse, rendono gli anticapitalisti, in larga maggioranza, persone incapaci di un lavoro collettivo serio. Il risultato è che solo una piccola minoranza di quella piccola minoranza rappresentata dagli anticapitalisti può rappresentare oggi la base dalla quale partire. Buttando una cifra a caso, poniamo che tale base sia l’un per mille della popolazione.”

    Link

    http://civiumlibertas.blogspot.com.br/2007/09/marino-badiale-per-una-nuova-radicalit.html

    Se uno vuole capire come ha fatto la sinistra intellettuale a portare il suo popolo alla rovina basta che si legga questo passo.

  4. Pao de Açucar ha detto:

    Ops…non era l’uno per cento, era l’uno per mille…
    Il bello è che nessuno si scandalizza del ridicolo narcisismo della classe intellettuale italiana.
    Per forza la gente comune non vi segue più.

  5. darix ha detto:

    Toni Negri si rimette in vista e ripropone immancibilmente la sua contorta apologia parziale dell'esistente Come si fa bloccare l'ingranaggio che ci sta disintegrando se accettiamo tutto il paccetto, con UE e euro? 

    Mi sembrano piu oneste le perplessita´ di chi si domanda: "Lista elettorale o blocco sociale anti-egemonico?"

    vedi qui: http://selvasorg.blogspot.com/2014/02/ue-lista-elettorale-o-blocco-anti.html

  6. Giuseppe Parascandolo ha detto:

    L'assunto che lo sviluppo capitalistico con la sua concentrazione, porta alla proletarizzazione dei ceti medi, e quindi, potenzialita' rivoluzionarie, ed abbattere, definitivamente,il proceso di produzione capitalistico scavandogliene la fossa con la rivoluzione, è impostazione di tipo idealistica e non scientifica. Molti marxisti sono approdati a questo tipo di errore, avendo mal compreso i capitoli del terzo libro del Capitale in Marx. Ora, per fare chiarezza, il terzo libro, rimase incompleto e tanti marxisti, si sono arrogati la presunzione di forzare l'analisi scientifica sulle crisi cicliche e  in particolare sul crollo del capitalismo. Studiosi come N. Georgescu -Rogen ed altri pongono un serio problema sul crollo del capitalismo,svilluppando modelli anche matematici, e prendendo spunto dalla riproduzione allargata e dalla caduta tendenziale del saggio medio di profitto, per confutare, quelle certezze di tanti pur validi e stimabilissimi marxisti come lo è sicuramente Tony Negri, considerato, a tutt'oggi, lo studioso di Marx piu' importante nel mondo intero, ma che si fanno affascinare da un ottimismo idealistico,forse anche involontario, ma che non completano, nel modo piu' assoluto, la monca analisi di Marx, sul crollo del capitalismo.

     

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