Una opinione realista sul conflitto Israele/Palestinesi
Stato pubblcato su facebook, dove si trova ampia discussione
Siete pregati di non contestarmi, perché sono assolutamente felice di scoprire che c'è REALISTICAMENTE un'altra soluzione, oltre quella che mi sembra l'unica REALISTICAMENTE possibile.
Scrive un commentatore sotto il post di un amico:
"quale tristezza questa guerra tra palestinesi e israeliani, popoli che dovrebbero essere fratelli e lavorare insieme per costruire un medio-oriente migliore"
Mia replica:
""dovrebbero essere in che senso"? Realisticamente se ci sono due popoli che non potrebbero mai essere fratelli sono quei due (ma ce ne sono molti di più).
Quanti israeliani sono disponibili a riconoscere uno stato palestinese autonomo e indipendente che possa armarsi come Israele, per avere un rapporto di pace ma di parità? Nessuno.
E quanti palestinesi, se raggiungessero l'ipotizzata situazione, sarebbero disposti a vivere pacificamente nei loro territori? Temo nessuno o quasi.
E quali sono i territori palestinesi, quelli del 1967 o quelli attuali? E come si risolve questa questione dei territori, con un arbitrato internazionale?
E ammesso che dovrebbero vivere fraternamente in un solo stato, questo stato dovrebbe essere una repubblica islamica? Dovrebbe rispettare il volere della maggioranza? (Arafat: "i ventri delle nostre donne sono la nostra bomba atomica"). O dovrebbe essere una democrazia israeliana dove anche adesso ci sono cittadini di serie A e di serie B (gli arabi per esempio, non fanno il militare)?
Questa è una guerra che potrebbe durare decenni o secoli o persino millenni (gli ebrei sono tornati dopo quasi due millenni) o per l'eternità. Durerà fino a quando Israele non si estinguerà. C'è poco da fare, almeno se affrontiamo il tema con la ragione (la ragionevolezza inclina spesso al buonismo ed è in realtà irragionevole o meglio irrazionale).
Piuttosto, c'è la parte debole che non si può armare e c'è la parte forte, molto meglio armata, che può continuare ad armarsi. E noi partecipiamo a voler far perdurare questa situazione ingiustissima. E' questa la sconcezza morale. E' questa la tortura. E' questa l'immoralità. E' un conflitto che può essere deciso soltanto da una guerra e alla parte debole, rinchiusa in campi di concentramento, non è consentito di armarsi.
Concordo sul fatto che il problema e' molto difficile da risolvere (anche per gli errori fatti a suo tempo dalle Potenze occidentali) e che quei due popoli non riuscirebbero a essere fratelli. Pero' non capisco quale sarebbe la "parte debole, alla quale non e' consentito di armarsi". In che modo pensate che i Palestinesi spendano la maggior parte dei soldi che ricevono regolarmente da varie parti del mondo, compresa la UE? E i razzi che lanciano su Israele che cosa sono? Giocattoli? Poi e' logico che Israele abbia armi migliori, ma non si puo' dire che i Palestinesi siano disarmati e che non usino spesso le armi per primi..
Nessuno ha detto che non le usano per primi.Ma c'è un embargo.Iocredo che debbano stipulare normalissimi contratti con Finmeccanica e industrie simili. Ricordi le polemiche sulla nave che proveniva dall'Iran e che era carica di armi?
Caro Durga, i Palestinesi hanno i razzi qassam; stando alle ultime notizie di agenzia, ne hanno lanciati 700 provocando zero vittime: non molto efficienti, si direbbe. Israele, dal canto suo, dispone di aerei ed elicotteri con missili teleguidati, navi e carri armati, oltre ovviamente ad armi di distruzione di massa che tiene nei suoi arsenali. La striscia di Gaza è molto utile poichè viene usata come poligono di tiro per testare il potenziale delle nuove armi (sugli oggetti e sulle persone), usate anche dalla NATO e dagli USA: armi a base di uranio impoverito e fosforo bianco. A proposito delle prime, un'interessante teoria che ho letto (dal fisico E. Del Giudice) dice che le armi a DU (depleted uranium) userebbero in realtà il principio della fusione fredda, e che il motivo principale per cui nel 1989 Fleischman e Pons furono sbertucciati dall'intera comunità scientifica, quando diedero l'annuncio della scoperta, era che avevano svelato un segreto militare…
Non mi intendo molto di armi, ma sono pronta a credere che quelle in dotazione (e a volte anche usate) da NATO e USA siano altamente letali e arrechino danni ai civili anche dopo la fine dei combattimenti, come per es. e' successo nei Balcani. Pero' qui si parlava in particolare del problema di Israele e della Palestina e secondo me e' inutile girarci intorno. Non si risolvera' niente se gli Arabi non riconosceranno Israele, magari poi cercando di trattare sui confini eccetera, e se le grandi Potenze non cercheranno di favorire veramente una convivenza fra Stato ebraico e Stato palestinese. Altrimenti che cosa vogliamo fare? Deportare, o peggio, tutti gli Israeliani?
Caro Durga, Israele è l'avamposto delle potenze occidentali per controllare una zona di fondamentale interesse strategico. Quando il petrolio si esaurirà (e le stime dicono che questo è un evento relativamente vicino, tra i venti e i cinquant'anni), l'interesse politico, strategico ed economico della zona sarà minore; a quel punto, Israele raccoglierà ciò che ha seminato.
Per me sarebbe piu' esatto dire che Israele ERA l'avamposto delle Potenze occidentali, per lo piu' anglosassoni, al tempo della Guerra Fredda, quando alcuni Paesi arabi erano sostenuti dall'URSS. Ora l'interesse verso Israele sta gia' diminuendo, e in futuro probabilmente esso sara' abbandonato come capita a tutti gli alleati dell'America quando non sono piu' utili. Pero' mi addolora la sorte della popolazione israeliana, che secondo me non ha colpa di tutto questo pasticcio.