Ma quanto è lunga la strada per la libertà?
di FRANCO CARDINI
Nelson Mandela ha detto una volta di aver camminato tutta la vita sulla lunga strada per la libertà. Vorremmo, dovremmo, potremmo farlo anche noi. Ma dov’è questa strada, dove comincia, che paesi attraversa, verso quale libertà conduce?
Quando a sbarrarci la libertà sono i mitra, i muri, il filo spinato, tutto è duro e difficile: ma è anche chiaro. E’ irta di questi ostacoli, la nostra strada verso la nostra libertà? E quante, quali “libertà” esistono?
Il presidente Franklin D. Roosevelt sosteneva che esistono quattro fondamentali tipi di libertà: due libertà di (di parola, di credo), due libertà da (dal bisogno, dalla paura). Forse, esse dovrebbero riassumersi nella grande Libertà, la Liberté cherie, quella lo spirito della quale è in grado di animare le infinite libertates enumerate dagli statuti cittadini del nostro medioevo e che in fondo si riassumevano nel detto di sant’Agostino: “Ama, e fa’ quel che vuoi”.
Ecco il punto. Nella storia, la libertà è stata perduta infinite volte: e infinite riacquistata, ma sempre a carissimo prezzo. Perché il perderla può essere molto facile, il riconquistarla è arduo. Nel mondo odierno popoli interi, addirittura miliardi di persone, non possono nemmeno immaginare di godere delle libertà di perché mancano di quelle libertà da che sono invece basilari: quando si ha fame e ci si sente minacciati non ci si può permettere il lusso di esprimere le proprie idee o di elaborare le proprie opinioni. Il mondo di oggi è, per la stragrande maggioranza del genere umano, un mondo privo di libertà.
E noi? Noi ricchi, noi cittadini di libere democrazie, noi liberi di tutto, siamo liberi davvero? Siamo liberi dai condizionamenti invisibili, liberi da un’informazione che ci disinforma, liberi da una società dei consumi che ci obbliga a consumare al di là dei nostri bisogni e c’inganna inducendoci a bisogni artificiali? Siamo liberi da un Grande Fratello molto diverso da come lo ha immaginato Orwell in 1984, invisibile eppur onnipresente, in apparenza indolore eppure capace di un’oppressione indicibile e tanto più insidiosa in quanto veste i panni della libertà individuale apparente? Quanto è lunga la strada per la nostra libertà?
Fonte: francocardini.it
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