Putin: "Non si doveva distruggere l'URSS"
di L’ANTIDIPLOMATICO
“Il Partito comunista dell’Unione Sovietica avrebbe dovuto trasformare il blocco in un’entità democratica piuttosto che vederlo crollare”. Lo ha dichiarato il presidente russo Vladimir Putin.
“La mia opinione sul crollo dell’Unione Sovietica è che non c’era alcun bisogno di farlo. Si sarebbe dovuto procedere con riforme per aumentare il carattere democratico”, ha dichiarato Putin ai leader dei partiti che si sono aggiudicati i seggi parlamentari nell’ultima elezione della Duma.
“Ma voglio sottolineare che è stato il Partito comunista responsabile delle sorti della nostra antica patria, l’URSS, non altri”, ha aggiunto Putin.
Il partito comunista della Russia, erede di quello sovietico, è tra le forze politiche rappresentate nel nuovo parlamento della Russia.
Il leader del partito, Gennady Zyuganov, ha denunciato un comportamento sleale durante la campagna elettorale che gli ha impedito di ottenere più deputati.
Nell’aprile 2005, Putin aveva definito il collasso dell’URSS “la più grande catastrofe geopolitica del secolo scorso” in un discorso pubblico per il Parlamento russo. Questa citazione è stata diffusa dai mass media internazionali come la prova che il Cremlino stesse per tornare al comunismo. Tuttavia, il leader russo ha sempre precisato che le sue parole si riferissero solo all’effetto tragico della vita dei cittadini russi.
Fonte: http://www.lantidiplomatico.it/dettnews-putin_non_si_doveva_distruggere_lurss/82_17201/
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