Il come e il cosa di Alternativa/1

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Nessuna risposta

  1. Tonguessy ha detto:

    “Dobbiamo essere noi a dire la verità, perché non lo fa più nessuno”

    Sinceramente non saprei che cosa farmene, della Verità. Ho sempre lasciato tale incombenza a preti e guru. Mondi possibili, Verità supreme, Paradisi o Satori, Illuminazioni…me ne sono sempre fregato. Quello che mi interessa è ben altro. Ad esempio dove vanno a finire i soldi. I nostri soldi. Se il punto d) si riferiva a questo, ovvero faceva riferimento ad un certo giornalismo investigativo e all'esposizione mediatica dei risultati prodotti siamo d'accordo. Ma mi sembra comunque una questione mal posta. Molto meglio parlare quindi di accesso alle risorse (quindi anche ai media) piuttosto che rifarsi a certa trita metafisica.

    Non ho poi ben capito la conclusione: nè con l'Urss nè con gli Usa (ed i suoi imitatori, Cina, India etc..); d'altronde neanche con l'antieconomia di Latouche e Pallante, rei di avere rinverdito il mito del buon selvaggio. Mito che J.Zerzan da una parte e J.Diamond dall'altra hanno comunque vestito di dignità.

    Nè Marx nè Adam, nè tantomeno Latouche e soci. Chi resta?

    In cosa consisterebbe questo "nuovo pensiero, nuova teoria e nuova prassi"? 

  2. stefano.dandrea ha detto:

    Per quanto mi riguarda considero Alternativa un laboratorio politico, che cerca di elaborare un pensiero politico sistematico, dotato di una certa organicità e coerenza. Non ha verità ma le cerca: indagando certe parole o slogan (decrescita, transizione), prendendo posizione su temi solitamente trascurati (pubblicità), tentando di coniugare questione nazionale e geopolitica.

    Fino ad ora ho imparato qualche cosa e ho approfondito certe idee che erano già mie.

    Alternativa è poi una componente di Uniti eDdiversi e sta cercando di avviare anche la costruzione di un soggetto politico. Mi sembra un obiettivo nobile. Le diffficoltà sono enormi. Così come non vedo labratori migliori di alternativa, non conosco tentativi di aggregazione più attraenti di Uniti e Diversi.

    Perciò mi impegno nei due campi – laboratorio e soggetto politico -, pur sapendo che il percorso sarà lungo e che dovremo essere aiutati dagli eventi. Nessuna verità. Ma non mi sentirei di escludere ogni metafisica, se questa è intesa come comprensiva del dover essere. Nella vita si scontrano forze materiali, idee e volontà. Ognuna delle tre componenti ha la sua rilevanza ed è ineliminabile dal discorso politico-economico.

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