Antirenzismo e antiberlusconismo
di STEFANO D’ANDREA
Cari Italiani, per 20 anni vi hanno fatto ammalare di antiberlusconismo, sicché accecati dall’odio antiberlusconiano, non riuscivate a vedere la piccolezza, la meschinità, la povertà culturale e spirituale, il tradimento, l’opportunismo, il cinismo, il liberalismo dei politici antiberlusconiani, ai quali davate il voto, sebbene questi difetti fossero evidentissimi a chiunque non fosse malato di antiberlusconismo.
Ora vogliono farvi cadere nella stessa trappola, facendovi ammalare di antirenzismo.
Renzi, come statista, è come tutti gli altri politicanti che abbiamo: Di Maio, Bersani, Salvini, Ferrero, Berlusconi, ecc. ecc.: una nullità. Invece, come politico, ossia considerato sotto il profilo delle qualità nella conquista e nella gestione del potere, è un gigante, almeno rispetto agli altri.
Se esistono, dunque, ragioni per continuare ad annullare la scheda, visto che si candidano soltanto nullità – io ho annullato e talvolta mi sono astenuto dal 2001 al 2013 e sono già tornato ad annullare, salvo il referendum -, non esistono ragioni per odiare Renzi più di come bisognerebbe odiare tutti gli altri politici.
Così come bisognava essere tanto antiberlusconiani quanto anti-antiberlusconiani, allo stesso modo oggi si deve essere tanto antirenziani quanto anti-antirenziani.
Se sarete tanto antirenziani quanto anti-antirenziani allora non darete all’antirenzismo nessuna particolare rilevanza rispetto all’antisalvinismo, all’antigrillismo, all’antibersanismo e così via. In questo modo il vostro essere anti non sarà una malattia accecante.
Pensate a militare e liberatevi delle vostre malattie. Se militate, per tre o quattro anni potete addirittura disinteressarvi completamente della cronaca politica.
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