Costruire il vascello
di STEFANO D’ANDREA
Ci sono generazioni alle quali il destino riserva di lottare: condurre una lunga lotta di liberazione; pensare, creare, diffondere, rafforzare, rendere solido, poi forte, valido e infine grande un partito. E si deve anche avere consapevolezza che probabilmente il destino ha chiamato soltanto a costruire il vascello con il quale altri un giorno andrà all’attacco.
Chi ha capito che questa è la nostra situazione, chi non avverte dispiacere ma anzi intuisce di essere chiamato ad un compito nobile, serve alla causa. Coloro che non hanno capito o che fingono di non aver capito o non vogliono capire, per il momento, non servono: essi si lamentano, imprecano, fanno appelli, presentano denunce, si candidano quando ancora non esistono e con ciò, anziché generare pazienza, promuovono la fretta, e quindi la debolezza e indeboliscono la prospettiva, che è quella di costruire il vascello.
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