PIIGS a Pescara
di CLAUDIO ORSINI (FSI Pescara)
Vorrei iniziare dalla fine.
La proiezione di PIIGS a Pescara è stata un autentico successo: oltre 400 persone hanno riempito la sala del Cinema Teatro Massimo, a testimonianza della qualità del film, dell’interesse crescente per le tematiche trattate e dell’efficacia d’azione della macchina organizzativa.
Ora andiamo per ordine.
L’evento.
L’associazione Pescara Punto Zero, presieduta da Massimo Melizzi (socio del Fronte Sovranista Italiano di Pescara) e che annovera fra gli iscritti anche Lorenzo D’Onofrio e Andrea Franceschelli del direttivo FSI, ha promosso la proiezione del docu-film PIIGS, diretto e prodotto da Federico Greco, Adriano Cutraro e Mirko Melchiorre e narrato da Claudio Santamaria.
Il film indaga le cause e i riflessi dell’austerità sulla società europea, in particolare del Sud Europa, mostrando come le politiche restrittive stiano aggravando gli effetti della crisi finanziaria specialmente in quei Paesi che The Economist ha definito PIIGS (Portogallo, Irlanda, Italia, Grecia e Spagna)… MAIALI.
Graditissimi ospiti Federico Greco, uno dei tre registi, e Antonello Salvatore, antropologo già ospite del FSI in occasione del seminario cittadino sull’immigrazione, che con l’associazione On The Road si adopera in attività e servizi rivolti a persone coinvolte in scenari di sfruttamento e marginalità sociale.
Il giorno.
Lunedì 29 Maggio. Unica data in Abruzzo (per ora… si spera).
L’organizzazione.
I soci del Fronte Sovranista Italiano si sono impegnati in maniera determinata e decisa affinché l’evento raggiungesse un grande risultato. Molte sono state le azioni sul territorio per pubblicizzare ed invogliare alla partecipazione.
Volantinaggi in strada e presso l’Università, affissioni di manifesti anche sulle bacheche sindacali e aziendali, in ristoranti e altre attività commerciali solo per fare alcuni esempi.
Oltre a “passare una voce” sui social, fondamentale (come sempre) il contatto diretto con le persone.
Volontà, dedizione, determinazione, passione, amore e voglia di cambiare…
…ma il vento sta cambiando.
Riscriveremo la storia, quella vera, dell’Italia che ha creato dal nulla un suo modello di sviluppo, coniugando la crescita economica all’avanzamento dei diritti sociali.
Gianluca Baldini, FSI Pescara
È questo che ci anima.
La sera della proiezione.
Del film non vi parlo. ANDATELO A VEDERE!!! Il pubblico è apparso attento e interessato alle tematiche trattate dal documentario, ma anche dal dibattito che gli ospiti (Federico Greco e Antonello Salvatore), insieme a Massimo Melizzi, hanno stimolato nel post proiezione.
Di particolare rilievo (per chi scrive) la testimonianza e l’analisi dell’antropologo Salvatore, che vive sulla propria pelle e osserva quotidianamente con i suoi occhi i ritmi spaventosi con cui la povertà, l’isolamento, la solitudine si stanno diffondendo in questo nostro tempo… tempo di austerità.
“Grazie” all’Unione europea…
…al posto degli uomini abbiamo sostituito i numeri e alla compassione nei confronti delle sofferenze umane abbiamo sostituito l’assillo dei riequilibri contabili.
Federico Caffè
Concludendo.
Il film è bello, ben fatto, coinvolgente.
Ma c’è un ma…
Forse un po’ troppo economico/monetaristico, lascia in disparte quello che è il peso della politica in tutta questa brutta storia. Inoltre sembra avvalorare l’idea che possa essere sufficiente tornare ad una moneta “sovrana” senza occuparsi di altri aspetti fondamentali come il necessario controllo della circolazione dei capitali (ma è ovviamente solo un’opinione personale di chi scrive).
Entriamo nel dettaglio.
L’intervento di Andrea Franceschelli (direttivo nazionale FSI): durante il dibattito ha preso la parola Andrea Franceschelli, il quale ha subito ringraziato il regista Federico Greco per la realizzazione del documentario, che ha definito come “uno dei tasselli inseriti nella lunga lotta di liberazione del nostro paese” che ci terrà impegnati per i prossimi decenni.
Ha tenuto a sottolineare che nell’epoca in cui viviamo i contributi artistici sono egemonizzati dalla cultura dominante ed è quasi impossibile fruire di un film come PIIGS. Ha poi avanzato un appunto che, ha tenuto a sottolineare, non inficia in alcun modo il valore e la potenza comunicativa dell’opera, che risulta dirompente specie per chi da poco si è avvicinato al tema della critica alla costruzione europea.
Il “MA” muove dal fatto che l’analisi compiuta dal documentario nel descrivere gli effetti della scellerata costruzione europea è parziale. L’aspetto “tumorale” che viene messo in evidenza è solo quello monetario.
In realtà, ha precisato Franceschelli, l’unificazione europea non ci ha vincolato solo in ambito monetario, ma anche nelle politiche fiscali, impedendoci di rispondere al dettato costituzionale (ha fatto l’esempio delle direttive della fine degli anni ’60 che ci hanno imposto di adottare l’IVA).
L’Unione eruopea ci ha costretto a compiere le riforme delle pensioni, del lavoro e della sanità.
Ci ha impedito di avere una politica industriale, obbligandoci a smantellare tutto il nostro patrimonio industriale pubblico, ci ha vincolato nella politica commerciale, ci ha vincolato nell’adottare un sistema bancario privato facendoci smantellare il sistema di banche pubbliche.
L’elenco dei vincoli imposti dall’Unione europea è esemplificativo e non esaustivo, ma ciò che conta è capire che la costruzione europea ha fatto cambiare volto al nostro Paese, trasformando lo Stato sociale in uno Stato minimo.
A riprova di quanto detto Franceschelli ha citato il contenuto dell’art. 3 del TUE, che definisce l’Unione europea come un’economia sociale di mercato fortemente competitiva, confrontandolo con gli articoli della Costituzione della Repubblica italiana che, invece, disegnano uno scenario solidaristico nel quale non dovrebbe esserci spazio per la competizione sociale: insomma ha ricordato ai presenti come il sistema dell’UE e il sistema Costituzionale italiano siano antitetici e incompatibili.
All’uscita dal cinema.
I soci del Fronte Sovranista Italiano hanno salutato gli spettatori, ma anche i passanti, distribuendo volantini informativi e scambiando pareri e impressioni su PIIGS e sulla realtà che ci troviamo a vivere e subire.
L’Unione Europea è questa qua. È scritto nei Trattati.
I Trattati europei sono antitetici alla nostra Carta Costituzionale che abbiamo difeso il 4 dicembre, ma che vogliamo e dobbiamo riconquistare ed attuare.
La fantomatica “Altra Europa” vaneggiata da alcuni sognatori non esisterà mai.
L’unica “Europa” possibile e desiderabile è quella in cui Paesi SOVRANI cooperino tra loro.
La sovranità appartiene al Popolo.
Noi siamo Sovranisti e stiamo efficacemente diffondendo il nostro Appello al Popolo per la riconquista della NOSTRA sovranità.
La Storia è dalla nostra parte. La Storia sarà Sovranista.
Impiegheremo del tempo ma…
Ci libereremo!
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