Ilva: o nazionalizzazione o schiavitù
di GIORGIO CREMASCHI
Fieramente il ministro Calenda ha rinviato l’incontro per L’Ilva, accusando il compratore Mittal di non mantenere i patti. Ma quali patti e con chi? Con il governo, che candidamente ammette che i salari offerti dalla multinazionale non corrisponderebbero a quelli pattuiti. Governo che invece sarebbe completamente d’accordo sul licenziamento di tutti i lavoratori del gruppo e sulla loro riassunzione uno per uno, senza contratto e senza articolo 18. Cioè con il costante ricatto del licenziamento verso persone che stanno in una fabbrica già oggi carica di infortuni e omicidi…
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