Il consueto banchetto FSI a Bologna
Sabato 27 gennaio 2018 la sezione bolognese del FSI si è data appuntamento in centro per tenere il primo banchetto sovranista del nuovo anno nel capoluogo felsineo. Ci siamo dedicati alle consuete attività di volantinaggio e divulgazione dalle 10 fino alle 19.30, nella centralissima via Ugo Bassi, ormai abituale postazione per noi del FSI Bologna, e, ci auguriamo, anche per i bolognesi per i quali contiamo di rappresentare ormai parte del “paesaggio” cittadino, almeno per un paio di sabati al mese. I primi ad arrivare sono stati, oltre al sottoscritto, la sempre presente Angela Pedrini, Luciano del Vecchio e Carmine Morciano, munito per l’occasione di un rifornimento di volantini (compresi i nuovi del 2018). Fa inoltre la sua comparsa nell’allestimento del banchetto il nostro pannello grafico smontabile con il simbolo del FSI in bella vista e i punti del nostro programma politico, che montiamo rapidamente e fissiamo ad una colonna del portico con dei cavi elastici. Insieme al banchetto con le bandiere da entrambi i lati e il rotolone che si erge al fianco la visibilità è assicurata e, nel corso della giornata, vi sarà più di un cittadino che si fermerà a leggerlo, dandoci l’occasione di innescare conversazioni per gli approfondimenti e la presentazione a voce del progetto. Io e gli altri cominciamo le attività di volantinaggio (anche se, constatiamo, il mattino resta l’orario che dà meno soddisfazioni in termini di confronti con la cittadinanza, laddove i migliori risultati in questo senso si hanno nel tardo pomeriggio). Dopo qualche ora ci raggiungono al banchetto i due neo-associati di Casalecchio di Reno, Marco Mazzotta e Giovanni Parente, entrambi 35enni e conosciuti qualche settimana fa. Siamo contenti di vederli subito desiderosi di partecipare alle nostre attività di militanza e, dopo aver scambiato due parole e aver loro presentato i soci che ancora non conoscevano dal vivo (oltre ad aver loro consegnato la tessera), i due si gettano subito “nella mischia” volantini in mano: decisamente la giornata non poteva iniziare meglio! I due neo-soci restano con noi fino al primo pomeriggio, poi ci salutiamo contenti di aver già cominciato a condividere delle azioni concrete sul campo. Anche Carmine ci saluta, e verso le 15.30 anche Angela ci lascia. Al banchetto passa anche la socia Isotta Bassini, che si trattiene con noi per un paio d’ore. Poi, per un po’, al banchetto restiamo io e Luciano, ma i rinforzi non tardano ad arrivare: arriva Fiorella Susy Fogli da Ferrara, che si ferma per qualche ora a volantinare con noi e coglie l’occasione per rifornirsi dei nuovi volantini portati da Carmine al mattino. Nel corso della giornata sono capitati vari incontri con la cittadinanza, e voglio ricordare in particolare lo scambio avuto con un signore accompagnato dalla moglie, che si ferma curioso a leggere i punti del programma sul pannello grafico: all’inizio non sembra convinto, dice di non apprezzare il termine “disintegrazione” della UE (che per quanto etimologicamente impeccabile, abbiamo notato che da alcuni viene inteso in senso “violento”): i suoi commenti sul pannello grafico sono però l’occasione per approfondire la proposta sovranista ed ecco che, leggendo e commentando insieme a lui i vari punti, il nostro “ospite” comincia ad apprezzare via via sempre più la nostra analisi politica ed economica, fino a rendersi conto di condividerne molti aspetti, e ripromettendosi di approfondire la nostra conoscenza tramite il nostro materiale on-line. Capitano però anche incontri meno fortunati: l’associazione sempre più marcata che il carrozzone mediatico sta facendo tra “sovranismo” e “destra” induce taluni a partire coi para-occhi (e para-orecchie) quando cerchiamo di iniziare delle conversazioni: questa “distorsione” mediatica ci obbliga a sforzi supplementari per far andare oltre le etichette i nostri interlocutori (anche se certuni individui ottusi e superficiali, specie in questa fase di costruzione della militanza, è senz’altro meglio perderli che trovarli). Riflettendo con Luciano ci rendiamo conto che il messaggio contenuto nel pannello grafico contiene un livello di sofisticazione giuridico-economica ancora elevata per il cittadino medio: di fatto il pannello grafico dà il meglio quando si ferma a leggerlo una persona già molto curiosa intellettualmente e un militante gli si accosta per commentarlo insieme, usando il rotolone a mo’ di “scaletta” per condurre l’interlocutore a formarsi un quadro coerente sia dell’analisi che del nostro progetto (composto di varie proposte tutte logicamente interrelate e tese ad una ben precisa visione del modello economico-sociale più adatto al nostro Paese, nell’interesse delle classi medie e popolari). Senz’altro chi si ferma a leggere il pannello grafico e vuole discuterne è già di per sé dotato di intelligenza e apertura mentale superiori, e questo, comunque, è coerente con il nostro obiettivo attuale di attrarre soprattutto uomini e donne di una certa qualità, per la costruzione del partito su basi solide. La giornata di militanza si avvia a conclusione ma c’è ancora occasione per gioire per l’aumento della partecipazione al progetto FSI a Bologna: riesce a passare al banchetto un nostro socio bolognese, Mattia Mantovani (di solito impegnato per lavoro al sabato ma che stavolta riesce a passare a trovarci, e che siamo molto contenti di rivedere dal vivo); facciamo inoltre la conoscenza dal vivo per la prima volta di Cataldo, giovanissimo studente a Bologna di Scienze Agrarie, di origini calabresi, che ha da poco formalizzato l’iscrizione al partito: sono contento di consegnargli la tessera e di poterci finalmente far due chiacchiere a voce. La giornata di militanza si chiude alle 19.30: Mattia e il neo-socio Cataldo mi aiutano a smontare banchetto e pannello grafico. Tirando le somme, questa giornata si è caratterizzata soprattutto per la scoperta di avere tre nuovi soci a Bologna, e che sono soci disposti a venire a partecipare alle nostre attività di strada: l’anno di militanza 2018 è cominciato sotto i migliori auspici dunque, e anche per permettere ai nuovi soci di conoscersi tra loro, oltre che con noi, siamo già d’accordo per organizzare una cena post-banchetto fra un paio di settimane (alla quale hanno già aderito una quindicina di persone). Banchetto dopo banchetto, evento dopo evento, militante dopo militante, cresceremo e CI LIBEREREMO!
Antonio Gisoldi
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