Bullismo sui prof, perché il rapporto alunni-docenti si è ribaltato
di LETTERA 43
Derisi dagli studenti. Attaccati dai genitori. E costretti a giustificare le umiliazioni. Come ad Alessandria. Così i maestri sono rimasti soli. Morando (Cgil scuola): «Lo Stato torni a riconoscerne la professionalità».
«Erano una decina contro di me. Ma mi hanno chiesto scusa, va bene così. Sono ragazzi, si sa come sono fatti». Il commento della professoressa disabile, derisa e umiliata dagli studenti nella prima classe di una scuola superiore di Alessandria, sembra quasi voler minimizzare il gesto contro la figura dell’educatore, sempre più esposta e meno rispettata. Lo stesso preside dell’istituto ha ridimensionato la vicenda: «Non ci sono mai stati episodi di bullismo qua dentro. I ragazzi hanno un po’ approfittato della timidezza dell’insegnante. C’è stata qualche risata di troppo».
PUNIZIONE IN “LAVORI SOCIALMENTE UTILI”. Approfittando della fragilità fisica della prof alcuni allievi l’avrebbero legata alla sedia della cattedra, prendendo poi a calci la stessa sedia. Una versione contestata dalle “mamme arrabbiate” e poi smentita. Gli allievi sono stati colpiti da un provvedimento di sospensione, poi commutato in “lavori socialmente utili”, la pulizia delle classi durante gli intervalli […].
continua a leggere QUI:http://www.lettera43.it/it/articoli/cronaca/2018/03/29/alessandria-professoressa-legata-scuola-bullismo/219099/
Le statistiche regionali più che la litigiosità, sembrano rilevare l’omertà. – Dopo aver distinto invano tra punizione in sé e funzione educativa della punizione (come se la punizione in sé, se giusta, non fosse in ogni caso educativa), la sindacalista non riesce a dare una spiegazione decente del degrado della professione dell’insegnante. Eppure non è difficile: gli istituti sono ossessionati dal calo delle iscrizioni, un po’ perché temono la chiusura, un po’ perché hanno incentivi finanziari secondo il numero dei loro ‘clienti’. Lo studente è diventato una merce così rara che gli si perdona tutto, non solo la distrazione, i compiti ineseguiti, lo studio disatteso, ma anche le aggressioni. La reazione minimizzante del Dirigente Scolastico è rivelatrice.