E’ guerra commerciale tra USA e Germania
di GUSTAVO RINALDI*
Non so se lo avete capito, ma siamo in guerra. E’ guerra commerciale, per adesso, ma è guerra. Gli USA hanno posto pesanti dazi sull’acciaio e l’alluminio UE. BBC, FT e gran parte della stampa internazionale (si stenda un velo pietoso su quella italiana) additano in Trump, che ha messo le sanzioni il “villain”, il villano, quello che l’ha fatta grossa, insomma che ha torto.
Purtroppo, ciò potrà eventualmente essere vero nella forma, ma non nella sostanza. Trump nella sostanza ha ragione da vendere. L’UE, nello specifico il suo paese più forte, la Germania, ha orchestrato una manipolazione valutaria, qualcosa di proibito dalle regole internazionali. La manipolazione valutaria ha l’effetto di portare il surplus commerciale UE al 3% del suo PIL e di contribuire al deficit USA.
La Germania continua a tutti gli effetti ad essere uno stato nazionale, ma grazie ad una valuta che controlla e che condivide con altri paesi, l’euro, riesce ad avere un surplus commerciale sempre enorme. Che questo progetto tedesco, anche scolpito nella pietra dei più recenti trattati europei quali il Fiscal Compact, conducesse alla guerra, commerciale prima e peggiore poi, era abbastanza chiaro a tanti economisti e non.
Alcuni avevano supplicato la Germania di invertire rotta nell’interesse suo, nostro e della pace mondiale, altri avevano in mente di darle qualche piccolo scappellotto, come ogni parente responsabile deve fare, quando un congiunto sta per portare sé e tutta la famiglia in un guaio troppo grosso; purtroppo vari falsi amici hanno impedito ciò.
Si trattava o di parenti che non avevano capito la gravità della situazione o di individui servili, infedeli ed adulatori, mai disposti a contraddire un parente con le spalle più grosse, un conto in banca bello pieno e l’ultimo modello di Mercedes parcheggiato sotto casa. Non siamo riusciti a fermare la Germania. Adesso ci pensa e ci penserà Trump. Purtroppo, perché nello scontro anche noi ci romperemo varie ossa.
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P.S.
Trump non doveva mettere dazi, ma chiedere al FMI di procedere contro la Germania per manipolazione valutaria. Nella sostanza Trump ha ragione e la Germania ed i suoi vassalli torto.
(*Gustavo Rinaldi: http://www.ecoaz.unito.it/do/docenti.pl/Alias?gustavo.rinaldi#profilo
Professore di macro economia, Università di Tornio e ESCP-Europe, Ph.D. – Imperial College, Londra)
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