Brexit: May contraria ad un secondo referendum
di SICUREZZA INTERNAZIONALE (Sofia Cecinini)
Durante un discorso tenuto al Parlamento, lunedì 17 dicembre, il primo ministro inglese, Theresa May, ha dichiarato che respingerà fermamente un secondo referendum sulla Brexit. A suo avviso, effettuare ulteriori votazioni andrebbe a “erodere la fiducia dei cittadini britannici”, e arrecherebbe un danno irreparabile all’integrità della politica nazionale.
Durante il fine settimana, il Sunday Times ha riferito che due alleati di May, quali il ministro dell’ufficio del Gabinetto, David Liington, ed il capo dello staff Gavin Barwell, si stavano preparando per un secondo referendum, da loro ritenuto “l’unica via da seguire”. Anche l’ex premier Tony Blair sarebbe tra coloro che appoggiano tale soluzione.
Nelle sue osservazioni al Parlamento, May ha risposto anche alle preoccupazioni espresse dai critici di un secondo referendum, sia a sinistra che a destra, secondo cui un nuovo voto non risolverà le divisioni. “Un altro voto dividerebbe ulteriormente il nostro Paese nel momento in cui dovremmo lavorare per unirlo”, ha riferito il premier.
Con l’avvicinarsi della Brexit, prevista per il 29 marzo, lo stallo politico potrebbe peggiorare e portare ad un’uscita dall’Unione Europea senza accordo, che potrebbe altresì nuocere all’economia del Regno Unito e comportante carenze di carburante e di cibo, secondo alcune previsioni. Una delle complicazioni di un secondo referendum potrebbe essere l’estensione del processo dell’Articolo 50 del TUE, che contiene il meccanismo legale per l’uscita del Regno Unito dall’UE, e che potrebbe essere concordata solo con l’assenso dei 27 membri dell’UE.
Fonte: http://sicurezzainternazionale.luiss.it/2018/12/17/brexit-may-contraria-ad-un-secondo-referendum/
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