Indipendenza non vuol dire irresponsabilità
di SCENARI ECONOMICI (Guido da Landriano)
Dallo scorso sabato Banca d’Italia è nell’occhio del ciclone. In realtà la Banca Centrale, come l’istituto di controllo della Borsa, CONSOB, ha delle enormi responsabilità nelle vicende bancarie del 2015-2017, quelle che hanno portato al Bail Out delle 4 banche dell’Italia centrale (Etruria Carichieti, Carimarche e Carife) e poi delle due Venete, BPVI e VB. Anche se molto, troppo, è stato segretato dalla precedente Commissione parlamentare il rimpallo di responsabilità del 2017 fra Banca d’Italia e CONSOB è stato vergognoso. Tutti hanno vigilato in modo perfetto, sia sugli aumenti di capitale, sia sulla gestione precedente, eppure le banche sono fallite. Chiaramente nelle difficoltà del sistema vi è una componente strutturale, legata al business creditizio, ed una di carattere congiunturale, legato alla stagnazione economica generale, ma ci sono state delle omissioni di controllo, ed a dimostrazione di questo basterebbe notare che ci sono state delle ispezioni, che sono state emesse indicazioni, eppure queste sei banche sono fallite e le altre no.
Concentriamoci su Banca d’Italia, anche perchè CONSOB ha visto un cambiamento nella propria guida proprio negli scorsi giorni. nel caso di Banca d’Italia buona parte del materiale derivante dalle operazioni di ispezioni svolte dal 2000 ad oggi è segreto, è questo è scandaloso, perchè:
- gli ispettori non si sono mai resi conto dei problemi gestionali e di bilancio delle varie banche e quindi sono degli inetti, come lo è chi, evidentemente, li ha scelti;
- gli ispettori si sono resi conto di quanto succedeva, hanno fatto dei report corretti, ma questo è stato ignorato dal parte d Banca d’Italia, ed in questo caso qualcuno ai vertici è responsabile;
- gli ispettori sono stati “Ingannati” dai vertici delle banche e quindi, poverini, non sono stati in grado di dare le indicazioni necessarie.
Per quanto riguarda l terzo punto dovrebbe essere assorbito nel primo, perchè se un ente di controllo viene fraudolentemente ingannato, la colpa è di chi inganna, ma anche di chi viene ingannato. Gli altri due casi invece vengono a configurare indirettamente o direttamente delle responsabilità de vertici, che ne devono rispondere.
A questo punto è necessario che il velo di segretezza che, in modo ingiustificato, ha posto la commissione Casini, sia levato e che le ispezioni e le informazioni in mano alla Banca d’Italia vengano rese completamente pubbliche. in questo modo saranno comprese le responsabilità interne ed esterne alla banca ed i risparmiatori defraudati avranno la possibilità di rifarsi su quelle parti che, colposamente o con dolo, hanno contribuito alle loro perdite.
In realtà non è necessario che i vertici di Banca d’Italia vengano rimossi, anzi, è necessario che rimangano nella loro posizione per rispondere delle proprie azioni e spiegarle al pubblico prima, e, se ciò accadrà, alle autorità giudiziarie poi. Al contrario la semplice uscita di scena apparirebbe come un colpo di spugna ingiusto. Quello che è necessario è che l’”Indipendenza” operativa degli istituti di controllo non si trasformi prima in “Impunità” e quindi in “Onnipotenza”. L’economia italiana ha subito danni per decine di miliardi, il governatore Zaia ha giustamente sottolineato come le perdite materiali siano stati superiori a quelli della Grande Guerra. Non si può far finta di nulla, anche per evitare che fatti simili accadano ancora in futuro. Quindi si faccia chiarezza, sino in fondo, e tutti i responsabili, anche “In Vigilando” rispondano dei propri atti, qualsiasi sia la posizione detenuta.
Fonte: https://scenarieconomici.it/indipendenza-non-vuol-dire-irresponsabilita/
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