La grande recessione in 10 anni
di RAMIN MAZAHERI (Blog di Saker)
Traduzione a cura di Emilio di Somma (FSI Torino)
Dieci anni fa la mia vita è stata completamente rovinata da una crisi economica con cui non avevo nulla a che fare.
Nell’Agosto del 2008, AFP (Agence France Presse) disse che se avessi imparato il francese, mi avrebbero dato un lavoro. Ho traslocato dai miei genitori ed ho studiato 5 ore al giorno per 7 giorni alla settimana, per 5 mesi. Al momento in cui ero arrivato in Francia, a Febbraio, AFP, insieme a tutte le altre compagnie, non assumeva più nessuno. La crisi era cominciata a settembre con la bancarotta della Lehman Brothers.
Così, avevo sprecato tutto quel tempo e quegli sforzi. Ero in Francia, ma senza lavoro – un grosso problema su più livelli. Potevo tradurre il francese in inglese in maniera adeguata, ma mi resi immediatamente conto che non riuscivo a capire niente di quello che i francesi mi dicevano, nemmeno ero in grado di dire loro qualcosa. Ero disoccupato, isolato, un immigrato non-necessario con nessun reddito e dubbiose prospettive in un ambito lavorativo che stava ormai sperimentando una seconda recessione (internet aveva provveduto alla prima recessione per il mondo del giornalismo).
Dieci anni dopo, mi considero fortunato: non è la storia peggiore, causata dai fallimenti sempre garantiti e sempre peggiori del capitalismo, che abbiate sentito.
Cosa abbiamo imparato?
Perché lo chiedete a me? Beh, è meglio che io abbia qualcosa da dire perchè, fortunatamente (ed anche immeritatamente, visti I numerosi giornalisti a Parigi migliori di me), per molta della scorsa decade sono stato uno dei reporter sul campo più impegnati di Parigi per le TV di lingua inglese.
Coprire la Grande Recessione dall’Europa è, penso, molto differente rispetto al coprirla dagli Stati Uniti, perché gli europei insistono che la loro democrazia, la loro economia e le loro attitudini mentali siano qualitativamente differenti da quelle degli americani.
La Grande Recessione in America fu un caso di “dalla padella nella brace” – infrastrutture consunte e danneggiate dalla depressione che rimasero tali, diffusi problemi di droga ed alcolismo che continuano a peggiorare, quasi nessuna assistenza da parte del governo che continua a rimanere quasi nulla, migliaia di crimini commessi ora da persone con tatuaggi sulle loro facce – per dire, nessun cambiamento e nessuna speranza di cambiamento.
Ma l’Europa, oh la la, hanno troppa classe per i tatuaggi sulla faccia. Hanno rappresentato per molto tempo la “terza via”, che aveva graziosamente dato una spallata allo stile yankee Americano ed al (supposto) totalitarismo sovietico, ed ora si erano anche uniti nella (supposta) grande fratellanza chiamata Unione Europea e Euro.
Così, cosa abbiamo imparato in 10 anni? Il mese scorso un mio ex-datore di lavoro mi ha detto che il prezzo corrente per la migliore bottiglia di vino è 558.000$ (nt: cinquecento cinquantotto MILA dollari)
Cosa diavolo è quella, a parte una buona ragione per un linciaggio di piazza? Quella è inflazione degli asset della peggior specie, la più inutile socialmente. Nel 2008, quella stessa cifra ci avrebbe dato 27 bottiglie di vino, che fu al tempo il prezzo più alto mai pagato per un intero lotto di vino.
Queste due notizie descrivono perfettamente cosa è stata la politica fiscale dell’Occidente fin dall’inizio della Grande Recessione: usare il denaro dei tassati per alzare artificialmente gli asset posseduti solo dai ricchi proprietari, per poter aumentare la loro ricchezza. Hanno speso 10 anni per ri-creare una bolla per gli asset dei ceti abbienti – il vino non vale mai 93.000$ il bicchiere, e nemmeno una singola bottiglia ne vale 19.000$.
Nella stessa misura, un dipinto di Leonardo da Vinci non vale i 450 milioni di dollari che Mohammad Bin Salman ha pagato lo scorso anno per averne uno. Queste enormi, odiose e peccaminose cifre non sono spese perché “questo è ciò che vuole il mercato” – sono pagate perché gli ultra-ricchi sono divenuti ancora più ricchi negli scorsi 10 anni e il denaro va pur speso in qualche modo.
No, i ricchi non hanno permesso ai trilioni pagati dai lavoratori di uscire dalle loro tasche. Il nostro denaro è stato usato per gonfiare nuove bolle negli asset primari dell’1% – beni di lusso, beni immobiliari ad alto valore, azioni (di compagnie sopravvalutate) e fondi di investimento.
Voglio arrivare dritto al punto: siccome i nostri trilioni sono andati in questi investimenti spreconi, invece che in investimenti che migliorassero le condizioni dell’intera società, noi oggi STIAMO CERTAMENTE PEGGIO rispetto a 10 anni fa.
Non tutte le bolle o i debiti sono uguali, nonostante quello che le menti germaniche continuino a dire. Invece di creare bolle e debiti per fare milioni di cose positive – migliorare l’efficienza degli affari attraverso infrastrutture migliori, inventare soluzioni più economiche tramite istruzioni e sviluppo e ricerca, iniettare denaro che circoli nell’”economia reale” dando ad un tal dei tali un lavoro in cui possa muovere un sacco di immondizia da un punto A ad un punto B, e viceversa – la mancanza di una pianificazione centrale socialista ha permesso all’economia reale di essere letteralmente sventrata a favore dell’economia dell’1% per l’ennesima volta.
Ovviamente, ci sono altre bolle che hanno influenza su ben più che l’1%: l’inflazione occidentale, negli ultimi 10 anni, ha avuto molta più influenza nell’assorbire I (miei) stipendi di quanto i ceti abbienti realizzino, ma il mercato delle case degli US non aveva alcuna ragione di superare, nell’Agosto 2018, dell’11% la bolla delle case del Luglio 2006.
Per coloro che non hanno alcuna proprietà immobiliare o in azioni, non resta altro che il freddo. Tuttavia, restiamo incatenati dal debito e possiamo essere ridotti in miseria dalle bolle.
Ma le bolle ed i debiti del 99% sono buone e necessarie, abbiamo bisogno di case dove vivere, abbiamo bisogno che le rate dell’auto non ci conducano alla confisca, abbiamo bisogno di pagare le nostre cure mediche, abbiamo bisogno di pagare per la cura dei nostri anziani (semplicemente non sopportiamo più quanto nostro nonno tenga alzato il volume della TV). Tutto questo è “debito buono”, in quanto invia denaro nell’economia reale (anche se non riesci a farne a meno per più di un giorno di paga).
Gli effetti della FIRE economy – Finanza, Investimenti ed Immobili (nt: Real Estate) – nella storia recente del capitalismo sono stati studiati e resi popolari dall’economista americano Michael Hudson, ma siamo sul punto di sperimentare, per l’ennesima volta, come i suoi effetti siano perniciosi.
La lista perduta: e non stiamo parlando delle prescrizioni mediche che hai perso
(nt. gioco di parole su “Lost Score”, decennio perso, che può anche significare “lista/foglio perso”)
Non pensate forse che l’Eurozona sia persa? Il suo GDP è del 12% più basso rispetto al 2008. Quello della Cina è aumentato del 266% nello stesso periodo di tempo.
Il vostro problema deve essere che credete a quello che leggete nei mezzi di informazione mainstream: La crescita del 6.5% della Cina nel terzo trimestre era considerata “debole” da Reuters, mentre la crescita francesce, nel medesimo trimestre, dello 0,4% era (secondo i miei cosiddetti “colleghi” di AFP) un “salto mentre l’economia ricomincia a crescere”. Certamente, miei cari francesini, siete delle vere star. Entrambi quegli articoli risalgono a non più di due settimane fa, ma è lo stesso assurdo spin che vi ho presentato negli ultimi 40 trimestri.
Il Quantitative Easing europeo sarebbe dovuto concludersi alla fine del Settembre 2017, così, al tempo, scrissi una serie di 7 articoli che dimostrava come la più grande macro-economia del mondo – l’eurozona (ma la Cina è sul punto di sorpassarla) – rimane l’anello debole nella catena dell’economia globale nonostante le (cosiddette) soluzioni “a qualunque costo” presentate dal presidente della Banca Centrale europea, Mario Draghi, nel 2012. Ciò che feci fu combinare una decade di notizie prese dalla strada con del semplice buon senso economico (di sinistra, per vostra informazione, l’unico buon senso economico è solo di sinistra) per descrivere ciò che sarebbe successo quando questa bolla – la bolla del “pagato con i soldi dei lavoratori tassati” – sarebbe finalmente scoppiata.
Questa è la bolla più grossa e sta per scoppiare.
Siccome, senza alcun dubbio, leggono e condividono le mie analisi, i capi dell’eurozona hanno posticipato la fine del QE di 1 anno. Tuttavia, appena arriverà il 1 Gennaio, non ci saranno più 30 miliardi di euro di moneta gratuita da distribuire alla finanza ogni mese – hanno già ricevuto circa 2.5 trilioni in totale. Di nuovo, noi nell’eurozona abbiamo ricevuto 0 da tutto ciò perché le forme di capitalismo di centro e destra non permettono che vi siano delle condizioni legate a questi benefici fiscali (come la creazione di posti di lavoro, il miglioramento della comunità, etc…). Gli amministratori delegati, non i lavoratori, comandano l’eurozona, che non è mai stata una repubblica socialista.
Il problema siamo noi:
Queste politiche non sono state desiderate dalle popolazioni dell’eurozona, ma questa è una democrazia liberale: ciò significa che l’opinione pubblica viene aggregata solo ogni 4 o 5 anni, e quindi le pecore devono solo tacere e subire. Per questo non fece alcuna differenza quando Francois Hollande vinse le elezioni con un programma anti-austerità: nelle forme del liberalismo classico, ha solo dovuto introdurre un progetto divisivo e di distrazione come le nozze omosessuali nello stesso giorno – 7 Novembre 2012 – in cui annunciava la sua accettazione dell’austerità per sconfessare tutto il suo programma.
E’ solo in paesi socialisti che l’opinione pubblica conta davvero qualcosa ed è riflessa nelle politiche pubbliche – dare potere al cittadino medio è uno dei due pilastri del socialismo (redistribuzione della ricchezza è l’altro) e cosa pensate che “dare potere” significhi? Suggerimento: non è sinonimo di “ignorare”.
Il Partito Comunista Cinese, è stato già accuratamente scritto, è la più grande associazione politica al mondo. Non c’è alcun dubbio che i socialisti cubani rappresentano la volontà del popolo quando contano i loro, pochi, pesos non sottoposti a embargo e danno priorità a istruzione, alloggi, cure mediche e cibo. La Corea del Nord non sta finanziando la ricerca nucleare perché vuole, ma perché tutti i Nord-Coreani sono d’accordo nell’essere la più attaccata, più minacciata e più circondata nazione nella seconda metà del 20esimo secolo. Siete del tutto ignoranti se pensate che la rivoluzione Iraniana sia stata capace di sopportare il medesimo trattamento ed allo stesso tempo che lo abbia fatto tramite lo sperpero del denaro petrolifero in politiche di cui il popolo iraniano non vedeva immediate conseguenze nel miglioramento delle loro condizioni di vita dal 1979. L’economia dell’Iran, controllata dallo stato al 100%, rappresenta la volontà del popolo ad un alto grado (è strutturalmente impossibile per essa di riflettere la volontà di un amministratore delegato privato).
Tuttavia, le adorate democrazie liberali occidentali non si curano affatto di rappresentare l’opinione popolare – le democrazie liberali sono strutturate per piacere al borghese/aristocratico dei ceti superiori/tecnocrati/brahmini/geneticamente-culturalmente superiori. Ritengo queste verità più evidenti oggi, nel 2018 (nt. L’articolo è stato pubblicato nel Novembre 2018) che nel 2008.
Ma cosa accadrà quando il QE finirà nell’eurozona? La mia predizione dell’anno scorso era basata su una logica capitalista: alta finanziarizzazione, non più sostenuta da denaro gratis (perciò meno capace di pagare 500mila dollari una bottiglia di vino) tornerà a fare ciò che fece all’inizio della crisi dell’eurozona – la crisi dei debiti sovrani del 2012 – e comincerà a stritolare i paesi più poveri dell’eurozona nei mercati azionari. Questa volta, Italia e Spagna saranno i loro obiettivi. Questo genererà rapidamente lo stesso caos ed instabilità della prima crisi.
Ma peggio ancora, come illustrato prima, l’eurozona è molto molto più debole adesso rispetto al 2012. Hanno speso trilioni, ma comprato bottiglie da 500mila dollari invece di attuare provvedimenti per salvaguardare l’economia produttiva, per difendersi dall’inevitabile, prossimo, “giorno di pioggia” per il restante 99%. Come può qualcuno interpretare l’attuale situazione diversamente? Suppongo sia la stessa logica che porta AFP a vedere la crescita francese del 3° trimestre, allo 0,4%, come un “salto in una economia in crescita”. Abbiate fede – il successo è proprio dietro l’angolo! LOL (nt. Acronimo per le risate).
Non potete dirmi che i banchieri sono ormai stati comprati e che saranno oramai soddisfatti di rotolare nel loro sporco denaro per i prossimi 50 anni, perché loro non sono mai soddisfatti. C’è sempre un giovane teppista, manager di fondi di investimento, simile a Martin Shkreli, che vorrà guadagnare miliardi e che non esiterà a tenere Spagna ed Italia in ostaggio per far si che ciò avvenga. Shkreli non è stato messo in galera per aver aumentato il costo di una pillola da 13.5$ a 750$ (nt. Settecento cinquanta dollari, si non è un errore, l’aumento fu reale) – ciò è del tutto legale nel capitalismo – fu mandato in galera a causa della sua bocca larga. Ma il suo essere usuraio ed il suo ego da rapper è semplicemente come è stato educato e cresciuto (in una cultura occidentale, non-religiosa e non-socialista). Nessuno può fermarlo nel sistema capitalista – non c’è pianificazione centrale. C’è solo una opposizione totale all’idea di un “collettivo” ed hanno persino perso quel vecchio sentimento di “razzismo positivo” che permetteva loro di avere almeno un grammo di unità in una società occidentale imperialista (“non posso rovinare gli affari della tribù del mio colore di pelle e farò qualcosa per il loro interesse generale, perché odio la tua tribù etnica e temo che la tua tribù religiosa possa aver ragione”).
E non potete nemmeno dire che oggi siamo più al sicuro rispetto al 2008, perché i criminali di allora sono stati arrestati. Guardate al caso di Mychal Kendricks, 27 anni, giocatore professionale di football americano, arrestato per insider trading.
Kendricks è il figlio nero di un tossicodipendente da crack, perciò da un punto di vista socialista la sua “etichetta di classe” non potrebbe essere più perfetta – ha avuto successo nonostante gli ostacoli e sarebbe l’oggetto della nostra simpatia, gli sarebbe data assistenza pubblica e sarebbe il soggetto di politiche di azione positiva. Ha ammesso di aver commesso insider trading e dovrebbe essere punito, ma fu la crisi del 2008 organizzata da giocatori di football, forse tra una partita ed un esame medico?
Il caso illustra le priorità del sistema legale liberale democratico/borghese: Mychal Kendricks, dal fondo della scala socio-economica, va in prigione, mentre l’1% che ha imbrogliato tutto il sistema ha fatto molto più che sfuggire alla giustizia – sono stati graziati come i nostri soli salvatori dalla rovina finanziaria, troppo importanti (grandi) per fallire e di conseguenza sono stati dati loro trilioni senza condizioni.
La corruzione va punita, ma è evidente che non è Kendricks il problema.
Il problema è la mancanza di una pianificazione centrale socialista, la mancanza di input democratici (il dare potere ai lavoratori) nella politica pubblica ed il non voler dare priorità al restante 90% del popolo – il 10% viene sempre lodato, curato e persino scusato!
La mancanza di questi 3 fattori ha creato per l’Europa un decennio perso di (non)crescita economica. Ha creato una situazione dove il piccolo, povero, me ha dovuto essere uno dei pochi giornalisti a dover fare dei calcoli economici di base ed ha dovuto dire apertamente che è stato un decennio perso (ma ciò è stato notato e detto solo da uno sparuto gruppo di intellettuali lasciato ai margini). Questa mancanza ha creato la realtà odierna, dove le cose sono solo peggiorate dal 2008, dove la prossima crisi è imminente e dove la prossima crisi sarà necessariamente peggiore della precedente.
L’età dell’austerità europea può essere riassunta piuttosto semplicemente: creare un mercato del lavoro talmente disperato che l’1% in cima è stato capace di smantellare il più che ottimo sistema di salvaguardia sociale, regolamenti, stipendi e condizioni lavorative.
Questo è tutto ciò che è stato – una depressione economica volontaria per trasformare la cultura del lavoro europea (e la cultura finanziaria) in quella degli Stati Uniti. Lo stesso processo accadde nel decennio perso giapponese – l’eurozona sta ora entrando nel suo SECONDO decennio perso.
Queste verità sono ancor più evidenti oggi, nel 2018, di quanto lo fossero nel 2008. Se non le avete ancora imparate, allora ovviamente siete ancora risolutamente pro-capitalismo e pro-democrazia liberale/borghesia europea nonostante questi dieci anni persi vi sbattano le prove in faccia.
Il socialismo è cambiato molto in questi 10 anni – una nuova generazione di leaders in Cuba, il possibile reintegro della Corea del Nord negli affari globali, un possibile riavvicinamento tra Iran e Europa (ma non gli US), la sempre maggior accettazione del “socialismo con caratteristiche cinesi” come un modello riproducibile ed affidabile – ma se il capitalismo, d’altro canto, è cambiato, è stato solo un cambiamento in peggio.
Ramin Mazaheri è capo corrispondente a Parigi per Press TV ed ha vissuto in Francia dal 2009. E’ stato reporter di quotidiani negli Stati Uniti ed ha scritto servizi in Iran, Cuba, Egitto, Tunisia e Sud-Corea Il suo lavoro è apparso in numerosi giornali, riviste e siti internet, così come alla radio ed alla televisione. Può essere raggiunto su Facebook.
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