Stato, lavoro e questione meridionale
di GILBERTO TROMBETTA (FSI Roma)
Potremmo dare lavoro alle prossime cinque generazioni con tutto quello che ci sta da fare solo sul fronte dell’ampliamento della rete ferroviaria (senza parlare della rete autostradale).
Una pianificazione che aiuterebbe a ridurre la drammatica distanza tra Nord e Sud del Paese (al Sud si deve ripartire dalle infrastrutture, dai poli industriali e dai distretti portuali. Tutto finanziato e gestito dallo Stato).
Perché, è bene ricordarlo, esiste ancora la questione meridionale. E, anzi, negli ultimi anni la distanza tra le due parti del Paese si è andata ampliando.
Ma siamo nell’incubo chiamato Unione Europea. E quindi non si può.
Dobbiamo morire disoccupati e poveri.
Ma con la bassa inflazione….
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