Quale futuro ci aspetta se non si lotta?
di MICHELE PICCOLI (FSI Lecce)
Quando ti rispondono che uscendo dall’Europa l’Italia andrebbe in rovina…
Siamo già in rovina proprio a causa delle politiche neoliberali dell’Ue e la liberazione dalla gabbia europea unica via di salvezza per il nostro paese, grazie alla sapiente e subdola propaganda dei mezzi d’informazione controllati da chi si sta arricchendo sulle spalle del popolo, viene vista da quest’ultimo come un salto nel buio e alimenta paure che ironia della sorte si stanno realizzando proprio dentro l’attuale quadro economico politico. È una situazione kafkiana da cui solo il popolo stesso prendendo consapevolezza della sua forza e dei suoi aguzzini potrà uscirne.
Perché se nel corto periodo questa rivoluzione potrebbe portare dei costi da pagare è pur vero che rimanendo tale la situazione tutti i costi economici sociali ed umani la pagherebbero (e la stanno già pagando) le prossime generazioni.
Potremo in futuro guardare in faccia i nostri nipoti come se niente fosse se non tentiamo di cambiare oggi questa situazione?
La risposta non la voglio sapere, ma datevela da sola in pasto alla vostra coscienza…
246. Data la gravit della controtestimonianza della divisione tra cristiani, particolarmente in Asia e Africa, la ricerca di percorsi di unit diventa urgente. I missionari in quei continenti menzionano ripetutamente le critiche, le lamentele e le derisioni che ricevono a causa dello scandalo dei cristiani divisi. Se ci concentriamo sulle convinzioni che ci uniscono e ricordiamo il principio della gerarchia delle verit , potremo camminare speditamente verso forme comuni di annuncio, di servizio e di testimonianza. L’immensa moltitudine che non ha accolto l’annuncio di Ges Cristo non pu lasciarci indifferenti. Pertanto, l’impegno per un’unit che faciliti l’accoglienza di Ges Cristo smette di essere mera diplomazia o un adempimento forzato, per trasformarsi in una via imprescindibile dell’evangelizzazione. I segni di divisione tra cristiani in Paesi che gi sono lacerati dalla violenza, aggiungono altra violenza da parte di coloro che dovrebbero essere un attivo fermento di pace. Sono tante e tanto preziose le cose che ci uniscono! E se realmente crediamo nella libera e generosa azione dello Spirito, quante cose possiamo imparare gli uni dagli altri! Non si tratta solamente di ricevere informazioni sugli altri per conoscerli meglio, ma di raccogliere quello che lo Spirito ha seminato in loro come un dono anche per noi. Solo per fare un esempio, nel dialogo con i fratelli ortodossi, noi cattolici abbiamo la possibilit di imparare qualcosa di pi sul significato della collegialit episcopale e sulla loro esperienza della sinodalit . Attraverso uno scambio di doni, lo Spirito pu condurci sempre di pi alla verit e al bene.