Corea del Sud: USA “attivamente impegnati” a riportare Pyongyang al tavolo negoziale
di SICUREZZA INTERNAZIONALE
Gli Stati Uniti stanno cercando “attivamente” di convincere la Corea del Nord a tornare ai negoziati, ha dichiarato domenica il consigliere per la sicurezza nazionale della Corea del Sud, come scadenza di fine anno per approcci flessibili di Washington.
La Corea del Sud sta prendendo “molto sul serio” la scadenza della Corea del Nord, ha riferito ai giornalisti il consigliere Chung Eui-yong, in un momento in cui gli sforzi per migliorare le relazioni intercoreane si sono interrotti.
“La finestra delle opportunità di progresso nel dialogo con gli Stati Uniti si sta riducendo”, ha invece sostenuto, venerdì 8 novembre, un alto diplomatico nordcoreano, aggiungendo che Pyongyang si aspetta passi reciproci da Washington entro la fine dell’anno. La Corea del Sud ha predisposto vari piani di emergenza se la scadenza non darà esito positivo, ha spiegato Chung, senza entrare nel dettaglio. “Solo se i colloqui tra funzionari di alto rango si verificheranno e porteranno a progressi sostanziali, sarà possibile il terzo vertice tra la Corea del Nord e gli Stati Uniti”, ha ribadito Chung in una conferenza stampa per fare il punto del quinquennio del presidente Moon Jae-in giunto quasi al termine. “Come sapete, la parte nord ha indicato la fine dell’anno come scadenza per riprendere il dialogo, considerando questa posizione, ci stiamo coordinando da vicino con la parte americana”.
Il leader nordcoreano, Kim Jong Un, ad aprile ha imposto agli Stati Uniti una scadenza di fine anno per mostrare maggiore flessibilità nei loro colloqui sulla denuclearizzazione, e alcuni funzionari nordcoreani hanno avvertito gli Stati Uniti di non ignorare quella data. I negoziati nucleari tra gli Stati Uniti e la Corea del Nord sono in stallo dopo che i colloqui di ottobre si sono conclusi senza successo. Così come i colloqui tra gli Stati Uniti e la Corea del Nord si sono arrestati, anche gli sforzi per migliorare i legami tra le due Coree, nonostante gli sforzi dei sudcoreani, sono ad un punto morto.
Nell’ultimo segno di tensioni sulla penisola, il leader della Corea del Nord, Kim, ha ordinato la rimozione di strutture “malandate”, “capitaliste” costruite dalla Corea del Sud nella località del North’s Mount Kumgang resort. La Corea del Nord ha anche respinto un’offerta di colloqui della Corea del Sud, proponendo che la comunicazione si limitasse a scambi di documenti. In tutto questo il presidente sudcoreano Moon deve affrontare anche tensioni diplomatiche con il Giappone.
Le relazioni tra i due importanti alleati degli Stati Uniti sono precipitate nella loro peggiore situazione negli ultimi decenni dopo che la corte suprema della Corea del Sud ha ordinato alle aziende giapponesi di risarcire i lavoratori forzati in tempo di guerra. Il Giappone ha così imposto limiti di esportazione su materiali tecnologici destinati alla Corea del Sud. In risposta, la Corea del Sud ha deciso di non rinnovare un patto di condivisione di informazioni strategiche con il Giappone, che dovrebbe scadere alla fine di questo mese. Chung ha affermato che la Corea del Sud sarebbe disposta a riconsiderare la sua decisione di abbandonare il trattato di condivisione se i legami con il Giappone si fossero normalizzati. Ma ha anche incolpato il Giappone per il peggioramento delle relazioni.
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Consultazione delle fonti inglesi e redazione a cura di Claudia Castellani
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