Il mio appello al popolo
di MATTEO ROSSINI (FSI Ravenna)
Prendo spunto dalle parole del nostro segretario, datate ma sempre attuali. E ripropongo la domanda:
“MA COSA ALTRO VI SERVE PER DECIDERVI?”
Non siete ancora abbastanza nauseati da trent’anni di neoliberismo spinto durante i quali tutti i politici, sicuramente quelli che siedono in parlamento, ma anche molti di quelli che in parlamento non riescono più ad entrare, da destra a sinistra, senza soluzione di continuità, ripetono la stessa storiella imparata a memoria come la poesia che la maestra ci faceva recitare alle elementari? Non siete ancora stanchi di sentirvi dire in ogni dove, in ogni occasione e in ogni ora della giornata che in Italia c’è troppa presenza dello stato, che lo stato debba solo accompagnare, con la politica, le scelte industriali, ma non deve essere lo stato a fare industria, bensì i privati?
Non siete stanchi di sentirvi ripetere ogni giorno che il servizio sanitario nazionale è inefficiente, pieno di sprechi e di fannulloni, ed è giunta l’ora, ed è anche giusto, che lo stato inizi ad esternalizzare i servizi sanitari erogati ai cittadini e indirizzare verso il profitto privato ciò che invece dovrebbe essere uno dei servizi pubblici essenziali da erogare gratuitamente ad ogni cittadino? Non siete stanchi di sentirvi ripetere ogni giorno che il sistema previdenziale italiano non è più sostenibile e quindi occorre innalzare l’età pensionabile, ridurre l’assegno della pensione medesima, erogata dallo stato ed integrarla con un fondo pensione pagato, guarda caso, con i soldi che vi sono stati sottratti con il tfr?
Non siete stanchi nemmeno di sentirvi dire che non c’è lavoro per tutti, che bisogna adattarsi ai nuovi contratti, che le ferie, la malattia, i riposi festivi e tutti gli altri diritti che sono stati conquistati in anni e anni di lotte sindacali sono semplicemente dei privilegi di chi ha ancora un contratto di lavoro degno di questo nome, che limitano l’ingresso nel mondo del lavoro dei nostri giovani (che poi sono i vostri figli?). Non siete ancora stanchi che le infrastrutture e i servizi, oltre che le aziende produttrici, che dagli anni 90 del secolo scorso, grazie all’azione di politici compiacenti e complici, siano stati sottratti agli interessi della collettività (garantivano lavoro, reddito, e progresso sociale ed economico a milioni di famiglie di italiani) per essere ceduti al profitto del capitale privato (spesso straniero)?
Insomma non siete ancora stanchi di vedervi sottrarre giorno dopo giorno, diritti, salari, lavoro, risparmi, salute, benessere, tutto in nome di quell’interesse privato che muove il capitale e che nulla vuole spartire con voi? Non siete stanchi del fatto che, perpetrando negli anni le misure restrittive in campo economico, nulla cambia, se non in peggio? Non siete stanchi del fatto che, nonostante sia ormai conclamato che la cura sia sbagliata, i politici continuino a chiedere dosi ancor più massicce della stessa cura? Non siete stanchi del teatrino in cui per trent’anni si sono alternati al potere, senza apportare una vera alternativa politica, gli schieramenti di centrodestra e centrosinistra che nei talk-show, nei salotti televisivi e nelle piazze cercano ,con escamotage di bassa lena, di accaparrarsi le simpatie, la fiducia e la fedeltà dei propri sostenitori senza differenziare nei fatti la propria azione politica dalla controparte?
Il gioco è bello quando dura poco e questo gioco al massacro sulle spalle dei cittadini italiani sta durando ben oltre ogni più ragionevole previsione. Ciò accade da quando i nostri politici hanno anteposto all’applicazione della nostra Costituzione repubblicana del 1948, che è bene qui ricordare è antifascista, socialista, democratica, statalista e soprattutto dirigista in economia, l’applicazione dei trattati europei che prevedono, come piace al capitale, lo stato minimo, la competizione economica e la libera circolazione di capitali, merci e persone.
Noi del FSI – Fronte Sovranista Italiano siamo impegnati a costruire l’alternativa politica che manca nel nostro paese. Il nostro progetto politico è semplice quanto efficace, ed è il medesimo che ci ha garantito di godere, e i suoi effetti sono giunti fino ai giorni nostri, di un crescente benessere economico e sociale. Una Costituzione in cui lo stato disciplina i rapporti economici e garantisce i diritti sociali ai suoi cittadini. Questo progetto è stato interrotto con l’adozione dei trattati europei. Noi intendiamo riprendere e portare a compimento il progetto che i nostri Padri Costituenti misero nero su bianco nella Costituzione della Repubblica Italiana del 1948. Stiamo presentando la candidatura della nostra lista Riconquistare l’Italia alle elezioni regionali che si svolgeranno nel 2020 in diverse regioni italiane. Si parte dall’Emilia Romagna.
La rivoluzione è culturale. Per cambiare davvero dobbiamo cambiare innanzitutto noi. Chi ha a cuore il progetto della Costituzione repubblicana del 1948 è vivamente invitato a collaborare alla stesura delle liste e alla raccolta delle firme. Gli italiani, i vostri figli, vi ringrazieranno. Qualcuno, in passato, lo ha fatto per voi. Ora fatelo voi per loro.
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