L’insegnamento dello Ukip: lo zerovirgola è la premessa di una duratura vittoria
di SIMONE GARILLI (FSI Mantova)
Lo Ukip è nato nel 1993. Nel 1997 aveva ancora lo 0,3%, mentre ha raggiunto un risultato notevole solo nel 2015, con il 12,6%, 22 anni dopo la nascita. Alle Europee, invece, il primo risultato di rilievo è arrivato nel 1999, con il 6,7%, e l’affermazione definitiva nel 2014, con il 27,5%, 21 anni dopo la nascita. Lo scopo politico del partito è stato raggiunto nel 2020, 27 anni dopo la nascita.
27 anni. I tempi della Storia e dei soggetti politici che sanno farla. Tempi che sembrano lunghissimi ad uomini disabituati a costruire, condannati dalla loro adesione alla società dello spettacolo a tifare, ogni tanto a votare, e poi continuare a tifare. Uomini abituati a farsi dettare l’azione dal sondaggio del giorno prima e non da un’ideologia coerente e pazientemente elaborata.
Lo Ukip è stato un partito conservatore, liberale e quindi liberista (per gli inglesi la distinzione nemmeno esiste nel dibattito), e lo stesso è il Brexit Party che ne ha preso le veci alle ultime Europee. Un partito lontanissimo da idee socialiste. Un partito però da ammirare profondamente perché ha vinto grazie a tre doti oggi rarissime: pazienza, lungimiranza, radicalità nel pensiero (unita a pragmatismo nell’azione). Pur senza governare, con queste caratteristiche ha spinto l’intero arco parlamentare britannico a sbattere la testa contro il suo progetto politico, fino al referendum e alla Brexit.
Onore allo Ukip e onore al suo leader di lungo corso Nigel Farage.
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