Coronavirus in Europa: oltre il doppio dei casi in 72 ore
di SICUREZZA INTERNAZIONALE (Jasmine Ceremigna)
In Europa, nell’arco di 72 ore, i casi accertati di Covid-19, meglio noto come coronavirus, sono aumentati del 110%, passando da 1.073 a 2.254.
È quanto si apprende dai dati raccolti dalla John Hopkins University, i quali fanno riferimento, tra le altre fonti, alle stime dell’Organizzazione Mondiale per la Sanità, modificate più volte nell’arco della stessa giornata, è possibile ottenere dati aggiornati, secondo i quali, alle 17:33 del 2 marzo, risultano essere stati 89.254 i contagiati nel mondo, di cui 3.048 morti.
Il terzo Paese più colpito al mondo è l’Italia, con 1.694 casi confermati, di cui 34 morti e 83 guariti. A livello europeo, a seguire, 150 casi sono stati accertati in Germania, 130 in Francia, 120 in Spagna, 36 nel Regno Unito, 27 in Svizzera, 19 in Norvegia, 14 in Austria, 14 in Svezia, 10 nei Paesi Bassi, 8 a San Marino, 7 in Croazia, 7 in Grecia, 6 in Finlandia, 4 in Danimarca, 3 in Romania, 3 in Islanda, 3 in Repubblica Ceca, 2 in Russia, 2 in Belgio, 1 in Macedonia del Nord, 1 in Estonia, 1 in Lituania, 1 in Lussemburgo, 1 a Monaco, 1 ad Andorra, 1 in Irlanda e 1 in Bielorussia, portando il totale europeo a 2.254 contagiati in 28 Paesi del continente.
Gli ultimi Paesi ad aver ufficializzato di aver registrato il virus all’interno del proprio territorio sono stati la Repubblica Ceca, il Lussemburgo, Monaco, Andorra e l’Irlanda.
Il Principato di Monaco aveva annunciato di aver registrato un caso di coronavirus nella tarda serata del 28 febbraio, quando aveva altresì comunicato di aver avviato le indagini necessarie a risalire all’identità dei contatti avuti dal paziente nel corso del periodo di incubazione. Nel frattempo, uno di questi è stato immediatamente posto in isolamento domiciliare.
L’annuncio del Lussemburgo, invece, era giunto sabato 29 febbraio ed era stato comunicato dal ministro della Salute, Paulette Lenert. Il paziente, ha rivelato il ministro, è un uomo di circa 40 anni, il quale si era di recente recato in Italia, prima di atterrare all’aeroporto belga di Charleroi.
Nella stessa giornata, anche l’Irlanda ha confermato il suo primo caso di coronavirus. Si tratta di un uomo, residente nella porzione orientale del Paese. A dare l’annuncio è stato il Centro di Sorveglianza della Protezione Sanitaria irlandese. L’uomo, secondo quanto rivelato, è probabile che si sia recato in una delle aree del Nord Italia colpite dal virus.
Per quanto riguarda la Repubblica Ceca, il New York Times rivela che i primi 3 casi sono stati annunciati contemporaneamente da parte del ministro della Salute di Praga, Adam Vojtech, domenica 1° marzo. Nello specifico, Vojtech ha rivelato che si tratta di due cittadini cechi e uno statunitense, i quali si trovavano a Milano per ragioni di studio. I due cechi vivono a Praga, mentre lo statunitense a circa 90 chilometri a Nord dalla capitale, a Usti nad Labem. I contagiati, secondo quanto riportato, mostrano sintomi lievi.
Il giorno successivo, il 2 marzo, anche Andorra ha ufficializzato il suo primo caso. È un ragazzo di 20 anni, il quale presenta sintomi lievi, recentemente tornato dall’Italia. Nello specifico, il giovane era rientrato da Milano nei giorni scorsi ed era stato ricoverato nella giornata di sabato. Nel frattempo, le autorità hanno avviato le indagini necessarie a ricostruire i contatti avuti dal giovane a partire dal suo rientro dall’Italia.
Nel frattempo, secondo quanto riportato dal New York Times, anche il Portogallo ha registrato i suoi primi due casi. L’annuncio è stato rilasciato dal ministro della Salute, Marta Temido, la quale ha altresì specificato che si tratta di 2 uomini, i quali sono stati ricoverati nell’ospedale di Porto e presentano sintomi lievi. Il primo ha circa 60 anni ed è recentemente rientrato dall’Italia. Il secondo paziente, invece, ha 33 anni ed è recentemente rientrato da Valencia, in Spagna.
Il primo Paese europeo ad aver riportato un caso di coronavirus è stato la Francia, dove al momento vi sono almeno 130 casi confermati, di cui 2 morti e 12 guariti. Il virus era scoppiato all’inizio di febbraio, quando 4 cittadini del Regno Unito avevano contratto il coronavirus da un quinto cittadino britannico, presso la città di Contamines-Montjoie, nelle Alpi francesi.
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