I mass-media ci ingannano?
di MICHELE DURANTE (FSI Genova)
Molte notizie col tempo vengono smentite, alcune confermate, altre confermate se pur false, altre ancora inventate di sana pianta. L’inganno sta nella mente di chi non vuol pensare, approfondire, riflettere o semplicemente porsi domande: quindi, non me la sento di definire ingannevole una cosa che ormai è rivelata in tutti i suoi lati. Quello che mi sento di dire, invece, è che i mass media purtroppo decidono quando e su cosa dobbiamo riflettere, ci impongono l’argomento più in voga da dibattere, decidono di cosa deve occuparsi l’opinione pubblica. Questo è reso possibile dal rapporto unilaterale che ci lega ai mass-media: loro ci forniscono un qualcosa che noi dobbiamo accettare così com’è, senza diritto di replica. Delineato questo quadro dell’informazione tanto reale quanto inquietante, a noi non rimane che uscire dallo schema e provare a porci le domande giuste sugli argomenti che ci vengono sottoposti.
Oggi subiamo un vero e proprio bombardamento mediatico: le notizie del momento ci raggiungono in qualsiasi luogo attraverso una miriade di dispositivi. Quando anche, però, decidiamo di allontanarci da essi e goderci le relazioni umane, ormai gli argomenti dettati dai mass media ci hanno contaminato o hanno contaminato le persone con cui ci relazioniamo. Questa può essere però un’occasione, visto che, credo, per l’essere umano è molto più semplice porre domande agli altri che a se stessi; è un’occasione di dialogo.
Bene, il dialogo è un tipo di comunicazione bilaterale che consente alle persone di interagire fra loro alternando la comunicazione. Se una notizia ci viene fornita da una persona in carne ed ossa di fronte a noi, con la quale magari abbiamo anche un certo grado di confidenza, risulta istintivo porre domande, voler approfondire e discutere sull’argomento. Le risposte ricevute daranno origine ad ulteriori considerazioni e così via. Senza nemmeno accorgercene abbiamo cominciato a sottoporre la notizia o l’argomento a domande che hanno stimolato una riflessione e che ci hanno concesso di esaminare la notizia da una diversa angolazione: più siamo a discuterne, più sono le angolazioni e i punti di vista.
In sostanza, se al giorno d’oggi siamo così facilmente manipolabili dai mass media è perché non ci incontriamo più per discutere, perché privilegiamo rapporti unilaterali con dispositivi che ci forniscono un solo punto di vista al posto dei rapporti umani che favoriscono lo scambio di opinioni e le domande sui vari argomenti che i mass media mettono in campo.
Servono oggi più che mai luoghi di incontro per la condivisione, il confronto, il contrasto e, perché, no anche la lite sugli intoccabili argomenti che i mass-media vogliono imporci. Solo se da una persona in carne ed ossa la notizia è gettata in pasto alle opinioni degli altri, è possibile che essa dia dimostrazione della sua solidità. Come dicevo, l’inganno sta nella mente di chi l’inganno non lo vuol svelare.
si chiama PROPAGANDA
Si ma molti la prendono per informazione. Accedono solo a quella, si solidifica nella loro mente perché non la discutono o confrontano con altri punti di vista, il senso dell’articolo era questo.
Si ma molti la prendono per informazione. Accedono solo a quella, si solidifica nella loro mente perché non la discutono o confrontano con altri punti di vista, se ciò avvenisse sarebbe molto più facile rivelare la sua vera natura o confermarne l’obbiettività. Il senso dell’articolo era questo.