Guerra di disinformazione sui morti in Siria

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  1. mario ha detto:

    E' sempre la stessa storia. I "ribelli" cioe' ASSASSINI pagati dalla NATO ,Qatar ecc… ammazzano la gente per poi dare la colpa al governo. guardate un poco questi "civili pacifici" come sparano su un pulmann, gia alcuni mesi fa

  2. stefano.dandrea ha detto:

    Un caro amico e collaboratore del sito, schierato a favore dell'opposizione Siriana e certamente più informato di me sui fatti (altrimenti non avrebbe mai potuto schierarsi) ha sostenuto che l'articolo, ripreso da contropiano, "sparge disinformazione sulla tragedia siriana".

    Ora, io non ho ragioni per tifare Assad o l'opposizione. So che dove c'è un governo autoritario, non c'è altro modo di farlo fuori diverso dal  colpo di stato da una rivoluzione armata o da una sollevazione maggioritaria (servirebbero milioni e milioni di persone che fermino il paese). E riconosco a ogni minoranza il diritto di cercare di percorrere una o altra strada. Se invece la minoranza vuole vincere grazie all'invasione straniera o vuole avanzare protetta dai bombardamenti stranieri, sto senza dubbio con chi è al potere dello stato, a prescindere dal merito. Insomma se un folle governo di islamisti fosse osteggiato da una minoranza (o anche maggioranza) laica e socialista e quest'ultima volesse prendere il potere grazie a una invasione statunitense o comunque grazie a bombardamenti statunitensi che dopo, ovviamente, dovrebbero essere compensati, giustificherei il governo islamista che decapitasse (in senso fisico) la minoranza o maggioranza laica e socialista.

    Precisata la mia posizione, osservo:

    1)  che l'articolo mette in risalto un rapporto degli osservatori della lega araba, il quale sostiene ciò che è verosimile: che il governo ha sparato dopo essere stato attaccato (nella storia, i casi in cui non è andata così si contano sulle dita di una mano. Ovvio poi che un governo non si accontenta del pareggio: se tu uccidi un soldato io devo uccidere dieci guerriglieri. Nella storia credo che i governi che non si siano comportati così si contino sulle dita di una mano). L'articolo osserva come stampa e TV non parlino di questo rapporto; riporta una frase del generale sudanese che era a capo degli osservatori; linka una intervista in francese a questo capo degli osservatori; e linka il testo del rapporto (ma il link sembra sbagliato; bisogna fare, quindi, alcune ricerche).

    Tacere in ordine agli osservatori, al fatto che si sono ritirati, al contenuto del loro rapporto; all'intervista al capo degli osservatori E' DISINFORMAZIONE. Non tacere è informazione. Naturalmente, può darsi che il rapporto fosse falso; che gli osservatori della lega araba siano stati pagati da Assad. Ma bisogna provarlo.

    2) che l'articolo mette in risalto come Osservatorio siriano per i diritti umani (già il nome dell'associazione dovrebbe impedire a chi ha un minimo di cervello di prenderli in considerazione) sia diviso ed abbia due siti che si dicono entrambi "ufficiali" e che in uno dei siti si accusa l'altro di "scrivev(ere) anche di vittime fra le forze di sicurezza nazionali e altre notizie “non verificabili”".

    3) che l'articolo ci informa che una parte dell'opposizione, che fa capo a un certo Al-Manna vuole una soluzione negoziata e senza guerra"; che un'altra parte dell'opposizione (cns) non vuole la soluzione negoziata. Sia chiaro che potrebbero anche avere ragione questi ultimi, purché non intendano combattere sulle spalle degli aerei occidentali o del Qatar o dell'Arabia Saudita!

    4) che i media e i governi occidentali e arabi danno molta più eco al Cns e che Suleiman (schierato con Al Manna) ha denunciato le pressioni da parte degli altri membri (quelli pro-Cns) i quali gli hanno intimato di schierarsi per un intervento Nato e di non parlare dei morti fra i soldati siriani

    Invito Claudio a dire la sua. Osservo anche, perché ne tenga conto, che in tutto l'articolo non è espresso nemmeno un briciolo di favore per la politica di Assad o di disfavore per le proposte politiche dell'opposizione. Quindi, sotto il profilo del merito, l'articolo è senza dubbio neutrale.

  3. Luciano Fuschini ha detto:

    Condivido la posizione di Stefano D'Andrea. Aggiungo che quando ho dei dubbi su come schierarmi, mi chiedo da che parte stanno gli americani, dopo di che non ho più esitazioni nel pronunciarmi a favore della parte opposta, quale che sia. 

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